Torre del Greco, ‘fannulloni’ all’Ufficio Elettorale. Il pm: “Da sospendere per due mesi”
‘Assenteismo’ al Ced, per sette dipendenti chiesta la misura cautelare. Entro 48 ore la decisione del gip
23-11-2015 | di Salvatore Piro
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Torre del Greco. Il pm della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, Andreina Ambrosino, dopo un interrogatorio fiume (diviso in tronconi) ha chiesto al gip di “sospendere dal servizio per due mesi" 7 presunti ‘fannulloni’ del Ced, il centro elaborazione dati di via Calastro. Si tratta di Anna Giulia Sorrentino, Vincenzo Palomba, Pasquale Magliacane, Giovanni Accardo, Palmerino Colamarino, Catello Genovino e Antonio Imparato.
Truffa aggravata ai danni dello Stato e falso ideologico, le ipotesi di reato contestate a vario titolo ai dipendenti pubblici, comparsi in Tribunale dinanzi al giudice Antonio Anzalone per difendersi dall’accusa di aver timbrato regolarmente il cartellino, assentandosi subito dopo dal posto di lavoro.
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Chi per concedersi un caffè o un panino, chi addirittura per recarsi nella sede della propria associazione di volontariato – secondo l’esito dell’inchiesta condotta tra l’aprile e il luglio 2014, con telecamere piazzate all’interno degli ex Molini Meridionali, dai vigili urbani di Torre del Greco (guidati dal comandante Salvatore Visone) - . Tutti gli indagati (difesi dai legali Antonio Cirillo e Patrizia Magliulo) hanno respinto con forza le accuse, dichiarandosi innocenti al giudice. Giudice che, al termine dell’interrogatorio fiume, ha riservato il verdetto in merito alla interdizione dei presunti ‘fannulloni’ richiesta dal pm. Lo scioglimento della sua riserva giungerà entro le prossime 48 ore.
Nel frattempo, gli avvocati dei dipendenti coinvolti proveranno a smontare l’impianto accusatorio, depositando in Procura documenti che attesterebbero “il piazzamento ad opera dei vigili di una sola telecamera funzionante, che filmava l’ingresso e l’uscita dei dipendenti da un’unica macchinetta per i badge”. Macchinette che risultano essere invece – questa la tesi difensiva – almeno quattro in via Calastro.
La truffa ai danni dello Stato per alcuni ammonterebbe a soli 53 euro. La posizione più grave riguarderebbe una truffa vicina ai mille euro commessa da un solo dipendente. Da un esposto anonimo nella sede della Municipale di Torre del Greco, in via Costantinopoli, l’apertura dell’indagine.
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