L'ennesima rottura di maggioranza a Torre del Greco si è consumata all'alba dell'ultima settimana di novembre. Lo scontro duro tra il sindaco Ciro Borriello e il gruppo di dissidenti ha portato all'inevitabile epilogo dell'avventura in giunta di Ferdinando Guarino.

VIA LE DELEGHE. Troppe le micce accese tra le fila della maggioranza borrielliana per evitare che la situazione esplodesse tra le mani del primo cittadino torrese. Dalla rissa social tra Luigi Caldarola e Romina Stilo, al confronto a toni alti tra quest'ultima e l'assessore Annarita Di Donna, fino al nervo sempre scoperto sulla nomina del nuovo presidente del consiglio comunale.

Così Ciro Borriello ha maturato, nella serata di domenica, l'affondo finale al gruppo di dissidenti. Obiettivo: l'assessorato concesso poche settimane prima a Ferdinando Guarino, a cui il sindaco ha prima sottratto due incarichi (cimitero e sport) e poi deciso di azzerare le deleghe, lasciandolo di fatto "senza portafoglio."

IL SUCCESSORE. Guarino ha così preferito rassegnare le dimissioni, scegliendo la via dell'abbandono a quella dell'addio forzato. Una poltrona che resta libera in Giunta, ma che avrebbe già un affidatario predestinato. Si tratta di Vittorio De Carlo, consigliere comunale eletto nella lista Borriello Sindaco e poi passato sotto “l'ala protettiva” di Donato Capone. Proprio nell'ex difensore della Turris, Ciro Borriello (con il beneplacito di Capone) avrebbe individuato l'uomo a cui affidare le deleghe alla cultura, eventi e turismo. Non un compito semplice in una città ricca di spunti culturali dove, a pochi giorni dall'inizio delle festività natalizie, non è stato ancora redatto un programma di eventi.

Gennaro Scognamiglio

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