Torre del Greco, Gorga dà battaglia sulla commissione pari opportunità
Per la consigliera renziana: “Nelle grandi città la presidenza va ai consiglieri. Sbagliata la scelta di indicare un assessore”
10-09-2015 | di Raffaele Perrotta

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“La presidenza non può essere data ad un assessore. Significherebbe aprire la strada ad un maestoso conflitto di interesse”. Nell’ultimo consiglio comunale di Torre del Greco, la consigliera renziana, Clelia Gorga, ha dato battaglia sulla presidenza della commissione ‘pari opportunità’. L’ipotesi ventilata, infatti, era quella di affidarla ad un assessore. “In quanto unica donna dell'opposizione e proprio perché ho a cuore le sorti di questa commissione ho espresso tutto il mio dissenso”, ha ribadito la consigliere del PD.
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Secondo Gorga, la commissione “deve avere omogeneità, deve lottare contro le discriminazioni in un'area che coinvolga tutti i comuni della fascia costiera. Per questo mi sono rivolta ad una platea fatta anche di donne, che stimo per il loro impegno politico anche se con idee diverse dalle mie, a partire dall'assessore Romina Stilo e continuando con le consiglieri comunali Cinzia Mirabella, Annalaura Guarino e Maria Palomba”.
Inoltre, la renziana torrese non manca una stoccata a chi le ha fatto notare che, ai tempi di Malinconico, l’assessore Claudia Sacco era presidente della commissione. “All’epoca non ero consigliere, altrimenti avrei lottato contro quella situazione”, ribatte Gorga che aggiunge: “In quell’assise non c’era un consigliere donna. Nelle grandi città vi sono commissioni pari opportunità dove i presidenti sono le consigliere. Un'amministrazione vera deve aprirsi alle forze locali e raccogliere gli spunti di discussione. Abbiamo interesse – conclude – a che la commissione pari opportunità sia elemento di crescita e di confronto”.
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