Torre del Greco, inquinamento e occupazione abusiva nel porto
Dispersioni al suolo di olii esausti e occupazione di specchi d’acqua: la scoperta della Capitaneria
06-11-2015 | di Raffaele Perrotta
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Inquinamento ambientale ed occupazione abusiva di specchi d’acqua. È questo, in estrema sintesi, quello accertato dalla Capitaneria di Porto di Torre del Greco lungo il litorale corallino.
Gli uomini della guardia costiera, con il supporto dei dipendenti comunali di Palazzo Baronale, di quelli dell’Asl 3 del SIMEL (Servizio di Igiene e Medicina del Lavoro) e dell’ARPAC, hanno scoperto violazioni ambientali quali la detenzione incontrollata di rifiuti speciali pericolosi e l’abbandono incontrollato di rifiuti come pneumatici e materiale di risulta su aree demaniali marittime. Non solo, hanno appurato la mancanza dei registri di carico e scarico dei rifiuti speciali derivanti dall’attività d’impresa e la dispersione diretta al suolo di olii esausti ed altre sostanze pericolose, con possibile contaminazione ambientale.
Inoltre, nel corso della stessa operazione sono stati controllati pontili, punto d’ormeggio e strutture cantieristiche poste nel porto cittadino. È emerso che circa 2.500 metri quadrati di specchi d’acqua erano occupati abusivamente da strutture e unità nautiche di diverse dimensioni, fatte sgombrare.
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