Opere edilizie senza autorizzazione, scatta il maxi sequestro a Torre del Greco. Da serra a insediamento produttivo, due aziende nei guai. Stamattina il Nucleo Antiabusivismo Edilizio della Polizia Municipale di Torre del Greco, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura di Torre Annunziata, ha proceduto al sequestro preventivo di una serie di opere edilizie realizzate in violazione della disciplina urbanistico-ambientale in via Gen. Carlo Alberto dalla Chiesa presso il compendio immobiliare in cui si svolge l'attività delle società "COLMA s.r.l." e "MERIDALL IMMOBILIARE s.r.1.". I reati per cui si procede la procura oplontina sono quelli di lottizzazione abusiva e di realizzazione di opere edilizie in area sismica e dichiarata di notevole interesse pubblico in assenza dell'autorizzazione del Genio Civile e della Sovrintendenza ai beni culturali e ambientali. 

Le indagini, condotte dalla Polizia Municipale di Torre del Greco e coordinate dalla Procura, hanno consentito di accertare la presenza di rilevanti opere edilizie, costituite da diversi capannoni con annesse tettoie e relativi parcheggi, realizzate in assenza di permesso di costruire, autorizzazione paesaggistica e autorizzazione sismica - su due aree oggetto di una vera e propria lottizzazione abusiva a scopo edificatorio. 

La complessa attività investigativa, svolta con l'ausilio di un consulente tecnico e dell'UTC del Comune di Torre del Greco, ha disvelato un'attività edificatoria abusiva in area destinata a verde attrezzato, sviluppatasi nel corso di un ventennio partendo da un mero impianto serricolo per giungere ad un vero e proprio insediamento produttivo di imponenti dimensioni con la realizzazione di ulteriori manufatti per un volume di 20.000 mc. ed una superficie totale occupata di 4.500 mq. (al netto di ulteriori 3.000 mq. di pavimentazione dell'area esterna). Uno stravolgimento dell'area dagli anni 80 ad oggi.

I manufatti sono stati realizzati in assenza di titoli o comunque sulla base di titoli inidonei e sempre con la medesima strategia: nello specifico venivano rappresentati, negli elaborati allegati alla documentazione edilizia depositata in Comune, quali mere tettoie, quando in realtà si trattava chiaramente di nuove volumetrie. In tal modo i predetti capannoni sono stati edificati anche in assenza dei prescritti titoli sismici, con conseguente pericolo in ordine alla stabilità degli stessi e alla sicurezza sui luoghi di lavoro.

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