Dovevano nascere per "comodi utilizzi", e invece sono già diventate scomode per troppe schiene. Le panchine installate in via Roma a Torre del Greco sembrano non piacere proprio a nessuno. Dai cittadini, che le hanno immediatamente ribatezzate "sarcofagi", ai commercianti che ne hanno contesato la disposizione fronte traffico anziché fronte vetrine. E poi l'opinione politica, che non ha certo fatto mancare le polemiche.

L'AFFONDO – La Consigliera Regionale, nonché ex candidata a Sindaco del PD, Loredana Raia, è stata solo l'ultima voce in ordine di tempo a manifestare il proprio dissenso. Ma in politica, si sa, i ruoli ricoperti producono un tono maggiore alle parole espresse. Ed ecco che su facebook Raia riportava il proprio pensiero condiviso da Salvatore Romano (capogruppo PD in Consiglio Comunale) e affondava il colpo sull'Amministrazione in carica nella città del corallo: "Ma siamo o non siamo in un territorio protetto dai vincoli paesaggistici ed architettonici" – scrive la consigliera regionale - . Il riferimento è ai sarcofagi "scaricati" in Via Roma, già martoriata da lavori di restyling senza fine, "misti a bizzarrie e frenesie decisionali, frutto dell'incompetenza ed incapacità del Sindaco e dell'Assessore Mele. Con quale criterio sono stati decisi i nuovi arredi urbani? Ma i nostri amministratori si rendono conto della pericolosità alla quale sono esposti i pedoni e i cittadini che decideranno di sedersi su queste 'ingombranti brutture'? Rabbrividisco al solo pensiero di cosa accadrebbe se un anziano, ad esempio, dovesse decidere di accomodarsi sul sarcofago: starebbe lì a guardare il traffico e a respirare a pieni polmoni lo smog degli autoveicoli e, a causa della rimozione dei dissuasori nelle immediate prossimità, esposto pure al pericolo di essere investito, durante i sorpassi a velocità sostenuta di scooter e moto!!!!"

Attacco duro, concluso da un pensiero per gli esercenti commerciali: "Da più di un anno, tra rimozioni e sistemazioni di alberi, dissuasori e panchine, non c'è pace per i cittadini ed i commercianti di Via Roma. Vi domanderete chi, ma soprattutto come si autorizzino le installazioni e le continue modifiche di arredi urbani. Cari torresi, purtroppo, dietro questo interminabile e indefinito progetto di riqualificazione, ancora una volta, ahinoi!,la fa da padrone lo sperpero di danaro pubblico."

LA RISPOSTA – Non si è fatta però attendere la risposta dell'assessore, Luigi Mele, abituato alla polemica social dall'inizio del suo incarico. E per un affondo diretto, c'è stato l'immediata risposta di sciabola: "Credo seriamente che l'unico e vero denaro pubblico sperperato è lo stipendio che l'onorevole Raia riceve a fine mese dalle casse della regione! - contrattacca Mele - Vorrei capire quale è l'impegno e cosa sta facendo di serio e concreto per la nostra città! È vero noi forse sbagliamo, ma operiamo e abbiamo il coraggio di fare scelte! Il nostro errore è quello di immaginare la città del futuro?"

Anche in tal caso, ultimo pensiero per i negozianti del centro storico: "La cara Raia – prosegue Mele nel suo post - cosa fa? Percepisce un corposo stipendio per riscaldare la sedia alla faccia dei cittadini torresi che l'hanno votata! Chiedo scusa ai cittadini e ai commercianti che stanno vivendo questo enorme disagio ma noi amiamo la nostra città."

Gennaro Scognamiglio

 

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