Domani alle 9 si terrà la quarta udienza del processo che vede coinvolti 25 attivisti del Comitato pro Maresca, rei di aver occupato simbolicamente i binari della Circumvesuviana il 13 Novembre 2010, in occasione di una mobilitazione cittadina in difesa della sanità pubblica, mobilitazione a cui era presente anche l’allora primo cittadino Ciro Borriello.

Nelle prime tre udienze è stata ascoltata l’accusa, ovvero gli agenti tra Polizia e Digos che, in quell’ occasione, hanno identificato i 25 attivisti, portandoli a una condanna a due mesi di reclusione o al pagamento di una salatissima pena pecuniaria.

Domani, invece, sarà il Comitato pro Maresca ad essere ascoltato dal Giudice: ribadiremo che il nostro obiettivo, quel giorno, non consisteva nel bloccare i binari della Circumvesuviana per sospendere un servizio, bensì quello di destare attenzione sulla vertenza sanitaria territoriale, attenzione che siamo riusciti a ottenere proprio grazie a quel gesto, nato da quella stessa libertà di manifestare che la nostra Costituzione sancisce.

Ripeteremo al Giudice che, ben prima di essere condannati, avevamo già denunciato alle autorità competenti (Tribunale, Procura della Repubblica, TAR) i disservizi e le anomalie del servizio sanitario nel vesuviano, senza ricevere alcuna attenzione.  Chiederemo loro, dunque, chi sia la parte lesa e chi sia la parte che lede, non solo quel giorno ma tutti i giorni, ancora oggi, quando un ragazzo cade dal motorino e non sa dove andare per farsi soccorrere, quando un anziano si sente male e non sa dove andare per farsi soccorrere. La parte lesa sono i cittadini, e siamo certi che domani, in quell’ aula di tribunale, la giustizia vincerà.

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