Torre del Greco, referendum: Borriello chiama, il popolo non risponde
L’affluenza per la tornata elettorale di domenica 17 aprile è arrivata al 21,39 per cento
18-04-2016 | di Redazione
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Il dato più basso di tutta l'area vesuviana. A Torre del Greco l'affluenza alle urne per il referendum del 17 aprile ha toccato soglie minime di partecipazione. Appena 14.597 votanti, solo il 21,39% degli aventi diritto, si è recato ai seggi per esprimere il proprio voto al referendum sulle trivelle. Nessun comune della provincia vesuviana ha fatto peggio. Anche la città di Ercolano, del sindaco renziano Ciro Buonajuto, ha fatto registrare un dato superiore di affluenza (25,02%).
ANALISI POLITICA. Il forte astensionismo nella città del corallo preoccupa soprattutto le forze di maggioranza che si erano impegnate a favore del voto per il raggiungimento del quorum, col fine politico di contrastare l'astensionismo indicato dal Governo Renzi.
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In testa proprio il primo cittadino, fedele alla linea di centrodestra. Poi gli assessori Romina Stilo e Anita Di Donna, che anche nella giornata di domenica hanno dato vita ad un vivace tam-tam sui social per chiamare alle urne il proprio elettorato e spingere per il "SI".
Tra i promotori del "NO" c'era invece l'assessore Luigi Mele. Indicazioni di voto anche dai consiglieri Luigi Caldarola, Cinzia Mirabella, Antonio Trieste e Stefano Abilitato, tutti di Forza Italia e tutti schierati a sostegno del "SI" al referendum. Così come la chiamata alle rune è arrivata dai consiglieri Ciro Guida e Vittorio De Carlo. Catene di messaggi su whatsapp, sms, giri di telefonate e appostamenti all'ingresso dei seggi non sono però serviti a garantire la risposta degli elettori.
ALLARME ROSSO. In quel 21,39% ci sono poi molti dei voti di riferimento di due parlamentari torresi, come Luigi Gallo e Arturo Scotto, ufficialmente schierati pro quorum. Buona parte dei votanti alle urne sono, dunque, riconducibili agli attivisti del M5S di Torre del Greco, capitanati dal consigliere Ludovico D'Elia; al gruppo Sinistra Italiana, al gruppo Rifondazione Comunista ed anche ad una piccola parte del Partito Democratico. Ed ecco che è scattato l'allarme rosso tra le fila della maggioranza. A conti fatti, la risposta dei cittadini non c'è stata, ed ora si profila un'attenta analisi politica sulla mancata risposta dell'elettorato.
Gennaro Scognamiglio
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