Torre del Greco. Sindaco in ansia per le sorti della clinica "Santa Maria la Bruna"
Borriello scrive in Regione: "Paura per rischio stop al reparto di ostetricia"
28-07-2016 | di Redazione
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Torre del Greco. C'è grande apprensione per le sorti della casa di cura Santa Maria la Bruna. È quella espressa in una lettera scritta dal sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello, e inviata al commissario alla Sanità per la Campania, Joseph Polimeni; al presidente della Regione, Vincenzo De Luca, e al presidente della commissione Sanità del consiglio regionale, Raffaele Topo.
Nella missiva, il primo cittadino dice che “è con viva preoccupazione che da sindaco della città di Torre del Greco, ma anche e soprattutto da medico, registro in queste settimane le forti preoccupazioni dei titolari e degli operatori della casa di cura Santa Maria la Bruna, uno dei presidi più importanti dell’intera fascia costiero-vesuviana, soprattutto per ciò che concerne il reparto di ostetricia, che rappresenta oggi l’unico punto nascita per un bacino di utenza che comprende quasi 300mila persone”.
“Da tempo – spiega il sindaco – gli operatori della casa di cura sono preoccupati per le sorti del presidio, finito al centro di una ingiusta distribuzione della spesa sanitaria regionale”.
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Ciro Borriello passa a spiegare il caso: “Per ogni posto letto alla casa di cura Santa Maria la Bruna viene elargito dalla Regione un contributo pari a circa 75mila euro l’anno, quasi la metà (le cifre oscillano dai 130 ai 150mila euro l’anno) di quanto viene riconosciuto ad altre analoghe realtà”.
“Una sperequazione – evidenzia nella lettera – che gli operatori della clinica, dalle informazioni che ho potuto raccogliere, stanno denunciando da quasi un decennio e che ora è diventata davvero insostenibile, tanto da mettere a rischio i posti di lavoro di circa 80 tra medici, infermieri e altri operatori della struttura sanitaria”.
Un rischio contro il quale la settimana scorsa gli operatori della casa di cura Santa Maria la Bruna hanno anche manifestato, con un’iniziativa pubblica svoltasi sotto la sede dell’Assessorato alla Sanità al Centro Direzionale di Napoli. “La preoccupazione – si legge ancora nella lettera – da primo cittadino di quella che per numeri di abitanti è la quarta città della Campania, è costituita dal rischio – purtroppo estremamente fondato – che questo stato della cose, se tale dovesse permanere, porterà alla chiusura sul territorio di uno degli ultimi punti di Ostetricia dell’area, dopo che il reparto Materno-Infantile dell’Ospedale Maresca è stato da tempo chiuso e di recente analoga sorte è stata paventata per il punto allocato all’Ospedale Sant’Anna e Maria Santissima della Neve di Boscotrecase”.
Al presidente della Regione, al presidente della commissione Sanità del consiglio regionale e in primis al commissario per la Sanità campana il sindaco Borriello chiede “dunque di rivedere questa incredibile e soprattutto iniqua differenza nei tetti di spesa, uniformando i costi, al fine di evitare inutili e dannose diversità”, dicendosi pronto “sin d’ora a partecipare a specifici incontri in materia, al fine di trovare una soluzione a una questione che, se dovesse permanere, rischia solo di portare alla chiusura di un punto di riferimento per un ampio bacino di utenza e alla inevitabile messa in mobilità per decine di lavoratori”.
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