Torre del Greco non dimentica. Il 19 dicembre, allo stadio Amerigo Liguori, si svolgerà la partita del cuore in memoria di Giovanni Guarino, il 19enne massacrato alle giostre da due baby killer di Torre Annunziata. L'iniziativa è organizzata dal settore giovani del presidio Libera che scenderanno in campo per dire basta a soprusi e violenze. 

"Giovanni non è morto invano, questo è ciò che scrivemmo ad Antonio e Marianna quando apprendemmo che dei giovani del nostro territorio si erano resi autori, con otto coltellate, dell'omicidio efferato di Giovanni. Come giovani di Libera, noi crediamo fortemente nelle energie positive che possiamo liberare per il bene dei nostri territori se impariamo a camminare insieme.

Ucciso alle giostre, rabbia social per la condanna ai 15enni di Torre Annunziata. “Un’altra coltellata a Giovanni”

Gli amici di Guarino non ci stanno. "Troppo pochi 14 anni per la vita di un 18enne"

"È, assolutamente, necessario superare ogni forma di individualismo ed agire per il bene comune superando quella logica che ci fa pensare che chi fa da sé fa per tre. 
Noi crediamo che i giovani di questo territorio possono fare la differenza! Aprire squarci di luce lì dove c'è il buio della rassegnazione, del malaffare e della corruzione. Invitiamo i giovani di Torre del Greco e Torre Annunziata a partecipare alla partita del cuore. Questa iniziativa ne susciti tante altre che crei un percorso di condivisione e di conoscenza. Carissimi  Antonio e Marianna vi aspettiamo il giorno 19 per dare il calcio di inizio alla partita del cuore  nella quale ricordiamo il vostro Giovanni. Vi aspettiamo per abbracciarvi e confermarvi che noi ci siamo.
La partita svolgerà il giorno 19 dicembre alle ore 10  presso lo stadio Amerigo Liguori. Il ricavato della manifestazione sarà devoluto per gli alluvionati di Ischia"

"Un doveroso ringraziamento al Sindaco di Torre del Greco Giovanni Palomba, all'assessore allo sport Giuseppe Speranza, alle forze dell'ordine, alla Società Sportiva Turris calcio. Ci auguriamo che le scuole del nostro territorio in un qualche modo partecipino a questa iniziativa che mira a promuovere la giustizia, il bene comune e la coesione sociale. La sicurezza dei nostri territori non passa, semplicemente, attraverso un maggiore controllo delle forze dell'ordine ma anche attraverso iniziative come queste e chi ha responsabilità educative deve sentirsi in prima linea".

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