‘Torresi nel Mondo’: cresce l’associazione ‘social’ voluta da Guidone
Continua l’opera, dal vivo e su internet, della community dei cittadini ed emigranti di Torre Annunziata
18-09-2016 | di Raffaele Perrotta
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“Quando ho iniziato questa avventura in molti mi deridevano. Ad oggi sono passati quasi 8 anni dalla fondazione di questa grande famiglia che persegue lo scopo di diffondere la tradizione e la cultura della città di Torre Annunziata nel mondo”. Racconta e si racconta il presidente dell’associazione ‘Torresi nel Mondo’, Oscar Guidone (nella foto con una copia della Madonna della Neve su ceramica), oplontino di nascita ma trasferito da giovane ad Emmendingen, una cittadina del Sud Ovest della Germania, vicino a Francia e Svizzera.
“Un triste mattino, mentre qui nevicava – continua Guidone – ho iniziato a fantasticare sulla possibilità di radunare, sia fisicamente che sui social, i tanti torresi sparsi per il mondo. Essere lontani dalla nostra città, vivere a centinaia o migliaia di chilometri di distanza da casa, non attenua l’amore per le nostre origini. Quindi, così, è partita la grande avventura che oggi raccoglie oltre 13 mila like su facebook e contatti che toccano ogni angolo del pianeta, dall’Australia all’America, fin a tante nazioni del vecchio continente”.
Torre Annunziata Emmendigen, cerimonia per i 25 anni di amicizia tra le due città
Evento organizzato in Germania da Oscar Guidone
Sono ormai anni che Guidone accompagna gruppi di tedeschi a visitare gli scavi di Oplonti, la Basilica della patrona oplontina, insieme alle tante altre meraviglie della Campania. Ma non solo. È spesso impegnato in momenti di volontariato, come la pulizia di angoli del territorio, dimenticati e lasciati al degrado. “L’amore non lo si esprime solo, non lo si dimostra in particolari circostanze e in determinati momenti, è un sentimento che deve abbracciare tutta la vita”.
Quindi un monito ai cittadini: “Occorre che le persone sappiano battersi ogni giorno contro il dilagare della corruzione, dell’immoralità e dell’opportunismo. L’apatia, la noncuranza, il disinteressa – conclude Guidone – incoraggiano i pochi al sopruso, alla prevaricazione, all’illegalità che non fanno altro che condannare una comunità ad un perenne degrado ed alla lenta morte civile”.
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