Da molti anni la settecentesca Cappella gentilizia di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano era negata alle visite dei cittadini, turisti, appassionati, storici e curiosi.

Una idea, di Roberto Dentice nell'ambito delle iniziative artistiche del Baroque Park sulla civiltà del '700 ne ha consentito l’accesso. Un evento unico che ha aperto la porta principale della cappella e anche quella laterale, che ha una sua propria storia, per mostrare uno squarcio di pura bellezza settecentesca.

Fu il Papa dell’epoca che, per accordare il permesso di celebrare messa, pretese l’apertura di un nuovo accesso che consentisse l’entrata anche a persone non appartenenti alla famiglia nobiliare. Una piccola Chiesa, riservata, addobbata dall’inizio dell’800 con broccati e ricami del 700 appartenuti alla famiglia nobile e agli eredi, abiti sacerdotali, messale del 1802 sull’altare, il prezioso calice, oggetti liturgici, paramenti sacri e tanto altro esposto al pubblico per mostrare un altro gioiello della città e far conoscere agli amanti della cultura e ai cittadini un altro pezzo della sua storia.

Un ambiente nel quale l’usura del tempo sembra abbia rallentato la sua azione per conservarlo alle generazioni future. E’ una strana sensazione quella che trasmette la magica atmosfera della cappella. Sembra quasi veder comparire all’improvviso il nobile signore e padrone, suddito del Re Ferdinando, seguito dalla famiglia andare a sistemarsi nella prima fila davanti all’altare. E la finestra che si apre nella Chiesa dalle scale che danno al piano nobile, quasi misteriosa, come per celare la presenza di una figura appartata che segue la celebrazione senza essere vista.

Insomma tanta originaria bellezza che fa sognare i visitatori che si soffermano ad ammirare e a meditare l’interno di questo piccolo mondo, definito “Il tesoro svelato” per il quale mai definizione fu più appropriata.

La partecipazione a una visita teatralizzata dall'associazione Nartea, canti e musiche del 700 hanno fatto il resto. "È stato come scoprire il tesoro nascosto nell'armadio per valorizzare il grande patrimonio artistico sangiorgese e vesuviano - commenta il sindaco Giorgio Zinno -. Possiamo ora far conoscere a tutti i cittadini, mediante un'altra chiave di lettura il passato glorioso di questa città”.

Hanno contribuito all’evento Padre Antonio Vellutino, del convento dei Frati Minori di Portici, e Angela Marmolino, storica dell'arte. La Cappella resterà aperta per le visite fino al 24 giugno.


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