“Un vero accanimento da parte del Comune che a nostro avviso sta violando la legge”. Alberto Coppola, architetto e consulente del Cmo commenta così il rigetto della Scia per i lavori alla nuova struttura del centro medico polispecialistico di Torre Annunziata.

Un vero e proprio “Black Friday” per il Centro Medico Polispecialistico oplontino. Nella giornata di venerdì 30 novembre infatti all’azienda è arrivato non solo il “no” alla Scia, ma sono state anche notificate alla società proprietaria dell'immobile le ordinanze di demolizione sull’immobile sito al civico 9/11, emesse tra marzo e giugno 2017, fino a luglio 2018 sede della medicina nucleare. Un'azione che ha portato l’amministratore del Cmo Luigi Marulo ad affermare che “il comune di Torre Annunziata non ha a cuore lo sviluppo e l’occupazione del paese”.

In questi mesi l’azienda ha cercato insistentemente una soluzione alternativa. I locali individuati sono stati oggetto di una progettazione validata anche da un professionista esterno all’azienda. Il Comune prima ha richiesto – e ottenuto - una documentazione integrativa salvo poi negare l’autorizzazione a procedere.

“Perfino all’Ilva di Taranto – ha sottolineato l’architetto Coppola – il Comune e la Procura hanno riconosciuto un pubblico servizio, nonostante generi morte con il suo inquinamento. Qui non viene riconosciuta una facoltà d’uso che determina condizioni di salute per i cittadini. Non sappiamo a chi giova questo accanimento ma certamente nuoce ai cittadini e ai 70 dipendenti che l'azienda è stata costretta a licenziare”.

Sula stessa lunghezza d’onda l’amministratore del Cmo Luigi Marulo: “Non vogliamo entrare in una sterile dialettica procedurale, ma questa vicenda ci fa maturare alcune tristi considerazioni. Il comportamento del Comune fa pensare a una strategia ‘repressiva’. Ci sono alcune domande che meritano risposta. Non per noi ma per i lavoratori, per i pazienti, per la città tutta. Si parla tanto di legalità e allora saremmo curiosi di sapere quante ordinanze di acquisizioni di immobili, oltre a quella in nostro danno, ha adottato nell’ultimo anno. La verità – ha concluso Marulo - è che il comune di Torre Annunziata non ha a cuore lo sviluppo e l’occupazione del paese”.


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