TORRE ANNUNZIATA/POMPEI. Traffico di droga con "staffetta", da Torre Annunziata a Vairano Scalo (Caserta): condannati ma liberi il fornitore, Gaetano Maresca, 29enne figlio del ras dei Cavalieri Giuseppe 'o saccaro, ucciso nell'ultimo agguato di camorra in città, e i tre corrieri che trasportavano la marijuana sulla SS 608. Si tratta di Salvatore Esposito, Gennaro Troncato e Crescenzo Gallo. I primi due torresi, il terzo residente a Pompei.

LA SENTENZA. Per Maresca, Esposito e Troncato le condanne più pesanti: a tre anni e mezzo di reclusione. Il pm della Procura oplontina, per tutti, aveva chiesto in abbreviato la pena di 7 anni. Esposito e Troncato - difesi rispettivamente dai legali Roberto Cuomo e Salvatore Irlando - avranno a carico il divieto di dimora nel comune di Torre Annunziata.

Il figlio di 'o saccaro, invece, assistito dagli avvocati Ciro Ottobre e Maria Formisano, dopo otto mesi trascorsi in galera tornerà a casa con il solo obbligo di firma in polizia. Ad un anno e mezzo (pena sospesa) la condanna inflitta ai danni di Crescenzo Gallo. Per il 45enne di Pompei, difeso dal legale Giuseppe De Luca, l'accusa aveva invocato quattro anni di carcere. Gallo adesso risulta totalmente libero.

L'INCHIESTA. Il 17 marzo i carabinieri arrestano tre presunti corrieri della droga: Salvatore Esposito, di 33 anni, Gennaro Troncato, di 29, e Crescenzo Gallo, di 45. Tutti pregiudicati finiscono in manette dopo un lungo inseguimento sulla statale 608. Corsa terminata all’altezza dell’uscita di Caianello. Una Ford Ka funge da apriprista, scortando in strada il corriere che guida una Fiat Idea: nell’abitacolo, due involucri con dentro un chilo e 44 grammi di marijuana. Esposito e Troncato viaggiano sulla Ford, si fermano fuori al casello Pompei-Scavi e contattano il corriere, Crescenzo Gallo.

Dopo l’accordo, la banda parte per il casertano, imbocca la statale, percorre più di un chilometro. Le auto sospette saranno poi bloccate dai carabinieri della compagnia di Torre Annunziata. A bordo della Fiat Idea, guidata da Gallo, i militari dell'Arma (in borghese e diretti dal comandante Andrea Rapone) rinvengono e sequestrano oltre un chilo di droga. Marijuana purissima, forse destinata alle "piazze" del casertano. Da qui l'indagine si allarga quasi subito. Ad insospettire le forze dell'ordine è soprattutto il metodo scelto dai pusher per trasportare il carico. La droga sequestrata a marzo - secondo gli inquirenti - è infatti parte di un più ampio mercato dello spaccio.

IL PERSONAGGIO. E' così che dopo venti giorni, l'11 aprile, viene arrestato anche il figlio del ras ucciso nell'ultimo agguato cittadino. Le intercettazioni inchiodano Gaetano Maresca, tra i principali fornitori della droga trasportata dalle falde del Vesuvio fino a Caserta. Nel suo curriculum criminale, il figlio di peppe 'o saccaro vanta già una condanna per droga. Nel 2006, Maresca junior è fermato infatti in compagnia di un complice con 524 chili di cocaina e 1840 pasticche di ecstasy nascoste in auto. La droga, quella volta, era pronta a viaggiare in direzione di Pesaro Urbino.

Il 29enne pregiudicato, prima dell'arresto-bis, stava bevendo tranquillo un caffè al bar della Circumvesuviana. I carabinieri della compagnia di Torre Annunziata gli stringeranno le manette ai polsi mentre gira lo zucchero in tazza con il cucchiaino. Per sfuggire alla cattura, Maresca junior aveva preso una casa in affitto a Boscotrecase.

Nella foto, da sx a dx, Peppe alias 'o saccaro e suo figlio Gaetano Maresca 

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