Traffico di droga e faida tra cosche nel vesuviano, stangata per il clan Batti
Riduzione della pena in appello per il capo dell'organizzazione
05-10-2022 | di Redazione
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Stangata per il clan che gestisce il traffico di stupefacenti con la centrale a San Giuseppe Vesuviano. Quasi 100 anni di carcere con le condanne agli affiliati della holding del traffico di stupefacenti dei comuni vesuviani con ramificazioni internazionali. Organizzazione promossa e diretta dai fratelli Batti.
Sensibile riduzione di pena per il capo promotore del gruppo, Alfredo Batti, 38 anni, ovvero quello che veniva considerato il capo indiscusso del gruppo che muoveva grossi quantitativi di stupefacenti è grossi capitali.
Le attività di indagine avevano preso spunto dai tentati omicidi di Luigi Avino (avvenuto a Terzigno il 28.04.2013) e di Mario Nunzio Fabbrocino (avvenuto a San Giuseppe Vesuviano il 27.09.2013), in un’area tradizionalmente controllata dal clan Fabbrocino, inducendo a ritenere che fosse in atto una fase di alterazione degli equilibri criminali su quel territorio.
Nel corso delle indagini era emerso come il clan si imponesse sul territorio attraverso azioni punitive e ritorsive nei confronti di terzi entrati in contrasto per il mancato pagamento delle forniture o per sconfinamenti territoriali. Il contrasto alle forze dell’ordine era attuato attraverso il monitoraggio del territorio (così da scongiurarne l’eventuale intervento), l’utilizzo di canali di comunicazione dedicati (i cosiddetti “telefoni della fatica”), la realizzazione di appositi locali ove nascondere armi e stupefacenti accessibili soltanto attraverso apposita strumentazione, la dotazione di un vasto parco di autovetture utilizzate in via esclusiva per gli affari illeciti ed il continuo cambio di utenze degli indagati, per lo più intestate a stranieri o a terzi estranei ai fatti o a nomi di fantasia.
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Le attività di indagine avevano consentito di individuare in Alfredo Batti il capo indiscusso dell’associazione, mentre i fratelli Luigi e Alan Cristian, ai quali era stato demandato il controllo delle attività di spaccio in Ottaviano e San Giuseppe Vesuviano, svolgevano una funzione di raccordo tra lo stesso capo del clan e gli altri.
In tale contesto è stato dimostrato come nelle operazioni di approvvigionamento illecite siano stati coinvolti finanche operatori portuali di Salerno, incaricati dal gruppo camorristico nel gennaio 2015 di agevolare l’uscita da quel porto di un container frigo proveniente dall’Ecuador con un carico di banane, che però celava all’interno del vano motore un grosso carico di stupefacente oltre 40 kg. In quell’occasione due dipendenti di una società di spedizione non sono riusciti a recuperare la sostanza stupefacente a causa di inaspettate complicazioni burocratiche e il container, svuotato delle sole banane, è stato reimbarcato su una nave diretta a Rotterdam. Una volta giunta nel porto olandese, la nave veniva sottoposta a perquisizione grazie ad apposita segnalazione dei Finanzieri del GICO di Salerno, consentendo così di rinvenire e sottoporre a sequestro, ancora occultati nel vano motore, 40 chili di cocaina per un valore stimato di circa 1 milione e 200mila euro.
La difesa del Batti Alfredo affidata agli avvocati Antonio Del Vecchio e Gennaro De Gennaro è riuscita a ridurre la pena dai 20 anni elevati nel primo grado ad anni 15 di reclusione. Il Batti oltre a rispondere di essere il capo indiscusso risultava essere anche il mandante dell’operazione di importazione di droga dall’Ecuador.
Resta da definire l’altra posizione di Luigi Batti (difeso dall’avvocato Antonio Tomeo) considerato altro personaggio di spicco del sodalizio e gestore del gruppo per il quale è attesa la sentenza la settimana prossima dopo lo stralcio da parte della Corte di appello di Napoli.
Le pene comminate dalla corte di appello:
Ambrosio Salvatore: anni 6 mesi 8 giorni 20 di reclusione
Auriemma Angelo: anni 7 giorni 10 di reclusione
Batti Alan Cristian: anni 8
Batti Alfredo: anni 15
Batti Giuseppina: anni 6 mesi 8 giorni 10
Boccia Tommaso Gabriele: anni 4 mesi 6 giorni 20
Campanile Ferdinando anni 8 mesi 11 e giorni 10
Carbone Davide: anni 6 mesi 11 giorni 10
Chirico Giovanni: anni 7 mesi 1
Cutolo Mario: anni 1 mesi 4
Fabbrocini Mario Nunzio: anni 4 mesi 1 giorni 10
Guastafierro Vincenzo: anni 5
Izzo Gennaro: anni 4
Sorrentino christian: anni 5 mesi 8 giorni 20
Tufano Michele: anni 7 mesi 8
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