Dall'interno di una cella del carcere di Poggioreale, disponendo di un telefono cellulare, chiamavano all'esterno per farsi mandare pacchi con generi alimentari nel quali però c'era anche dell'hascisc che poi distribuivano anche ad altri. E' quanto hanno scoperto i carabinieri del Comando antifalsificazione monentaria di Roma che hanno eseguito, tra le province di Napoli e Caserta, nove misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Napoli nord su richiesta della locale procura.

Per tre persone sono stati disposti gli arresti in carcere, per altre quattro i domiciliari mentre per altre due l'obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria. L'indagine ha avuto inizio ad aprile scorso. Secondo quanto accertato dai carabinieri del Comando antifalsificazione monetaria di Roma due detenuti di Poggioreale disponendo di un telefono cellulare oltre ai generi alimentari chiedevano anche la droga.

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