Morta per asfissia. L’autopsia sembra eliminare ogni dubbio sulla morte di Giulia Maccaroni, la skipper 29enne di San Vito Romano, deceduta a bordo del veliero “Morgane” a Maria di Stabia.

Tre le persone iscritte nel registro degli indagati con le accuse di incendio colposo, sommersione colposa e omicidio colposo. Si tratta dell’armatore, del comandante dell’imbarcazione e del titolare della società di chartering che gestiva il noleggio del veliero. I risultati dell’esame autoptico avranno il compito di svelare quale sostanza nociva la giovane abbia inalato al punto da causarne il decesso.

Al termine dell’autopsia, la salma è stata liberata e restituita ai familiari per i funerali che si terranno nella sua città natale. Nel frattempo le indagini della Procura di Torre Annunziata continuano. La pista più accreditata è quella di un corto circuito all’impianto elettrico del veliero che ha innescato l’incendio. L’attenzione degli inquirenti ovviamente si concentrerà anche sul corretto funzionamento del sistema antincendio e sulla manutenzione eseguita a bordo, per verificare se ci sono state negligenze che sono costate la vita alla ventinovenne skipper romana.

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