Partiti i sopralluoghi sulla montagna in cui quattro persone hanno perso la vita. E un’altra lotta per sopravvivere. Sul monte Faito, dove lo scorso giovedì santo è caduta la cabina della funivia, i magistrati della Procura di Torre Annunziata, gli agenti del commissariato di Castellammare di Stabia e della Squadra Mobile delegati alle indagini, vigili del fuoco e uomini del Soccorso alpino con i consulenti tecnici nominati dalla Procura hanno ispezionato le aree teatro della tragedia.

Il sopralluogo ha riguardato la stazione a valle, la cabina rimasta sospesa e che si è bloccata grazie all'entrata in funzione del freno di emergenza, e la carcassa della cabina a monte precipitata e sulla quale viaggiavano 5 persone.

Per domani sono attese le autopsie sul corpo delle vittime. Esame in vista del quale sono stati emessi, come atto dovuto, quattro avvisi di garanzia nei confronti di dirigenti e dipendenti dell'Eav, l'azienda che gestisce il servizio.

Omicidio colposo plurimo e disastro colposo le ipotesi di indagine della Procura di Torre Annunziata che ha disposto la superperizia tecnica che dovrà fare luce sulle cause della tragedia. Ci saranno poi da esaminare numerosi atti, tra cui i faldoni di documenti custoditi negli uffici della funivia, ora sotto sequestro, la scatola nera della funivia e lo stato dei cavi di trazione.

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