Niente potrà far tornare in vita mio fratello. Nemmeno un ergastolo o un milione di euro”.

E’ lo sfogo di Leri, sorella di Matteo Bertonati, uno dei quattro ragazzi che ha tragicamente perso la vitta sul ponte Morandi il 14 agosto 2018. Con Matteo, erano in viaggio per trascorrere le loro vacanze i suoi tre amici Giovanni Battiloro, Gerardo Esposito e Antonio Stanzione.

Leri Bertonati nel suo post social scrive a quelli che definisce i ''responsabili del crollo del ponte Morandi. Vi parlo - dice - da sorella che sotto le macerie del ponte ha perso il suo fratello maggiore. Voglio dirvi che io non vi odio. Non cado nella trappola di odio che avete creato. Il vuoto che ho dentro lo colmerò con l'amore. Io tra le mie preghiere metto anche voi. Prego per il risveglio delle vostre coscienze anestetizzate dal potere. Non vi auguro il male, non vi auguro neanche un po' del dolore che ha distrutto i nostri cuori per sempre. Prego affinché un giorno qualunque, voi abbiate occhi per vedere davvero cosa la vostra negligenza ha causato. Il dolore che avete seminato, che sia in carcere o meno, il momento arriverà. E allora anche voi capirete quanto siamo piccoli in un disegno tanto immenso. Non sarà mai fatta giustizia. Niente riporterà indietro chi non c'è più''.

Infine un auspicio: ''Mi auguro chiaramente che la giustizia faccia il suo corso e chi è coinvolto paghi le conseguenze dei propri errori, soprattutto per evitare ulteriori danni e tragedie. Niente, però, potrà farmi dire un giorno 'è fatta giustizia'''.

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