Era finito in manette lo scorso 10 febbraio Claudio Auricchio, finanziere di 37 anni residente a Boscoreale, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di droga in concorso con G.B. (43), di Terzigno, anch’egli in servizio presso le Fiamme Gialle. Ad inguaiare entrambi, quel giorno, il controllo in autostrada dei colleghi del Comando Provinciale di Foggia, che presidiavano la statale di collegamento con Candela.

Ad insospettire la Finanza pugliese, dopo l’alt intimato all’auto su cui viaggiavano i due campani, il forte nervosismo di questi, nonostante il tesserino da militare esibito al controllo. All’interno della macchina, in effetti, i due finanzieri trasportavano hashish in quantità: venti chili, confezionati in 40 panetti. L’arresto fu immediato, inevitabile ed “eccellente”; poi confermato un mese dopo dal Riesame di Bari.

Oggi, almeno Auricchio ha ottenuto i domiciliari. Questa la decisione del gip del Tribunale di Foggia, che ha accolto l’istanza di scarcerazione presentata dal difensore di Auricchio, l’avvocato Elio D’Aquino. Il finanziere ha fatto così ritorno nella sua Boscoreale. G.B., invece, resta ancora detenuto presso il carcere militare di Santa Maria Capua Vetere.           

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