Dario Grassano orgoglio di Trecase in Serie A. Ieri la firma del contratto a San Marino con la squadra Penna Rossa. “Emozione incredibile, dopo tanti sacrifici ce l'ho fatta”.

Dario ha iniziato da piccolo, giocava per strada insieme agli amici. Nel campetto a Trecase inseguiva un pallone nella speranza di realizzare il suo sogno. A 10 anni fu notato da un allenatore che lo propose al “Comprensorio Vesuvio”.

Dal Portici in serie D nella juniores nazionale alla Centese in prima squadra. I sacrifici non lo hanno mai spaventato. Determinato a sfondare nel mondo del calcio, non si è affatto tirato indietro davanti alle difficoltà. Poi, però, la situazione familiare si è aggravata costringendolo ad uno stop forzato. “Accusai molto la scomparsa di mio nonno, figura a cui ero legatissimo. Fu un duro colpo. Dopo cinque mesi, si ammalò mia madre e da quel momento abbandonai il calcio. Decisi di rinunciare a tutto e trovai un lavoro in pescheria per contribuire alle spese familiari. Lavoravo dalle 3 di notte fino alle 14”.

Poi arriva la svolta. Spinto dalla fidanzata Lidia decide di rimettersi in gioco. “Contattai molti agenti e procuratori, ma niente. Poi conobbi Massimiliano “Max” Leghissa. Che, contrariamente a quanto succede normalmente, in casi come il mio, mi ha dato l’opportunità di ricominciare. Spero tanto che possa essere un messaggio anche per i giovani come me. Fate sacrifici per inseguire i sogni. E non abbandonate mai ciò che amate”.

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