Pasquale Fiorente, alias 'o nano, il 39enne broker della "coca" originario di Trecase, resterà per almeno altri 6 mesi rinchiuso in una cella del carcere di massima sicurezza di Alto Hospicio, città sudamericana a nord del Cile.

"Lui sta bene ed una volta la settimana riceve la visita di un funzionario del Consolato italiano" ha spiegato il legale Giuseppe De Luca, avvocato di fiducia del narcos catturato, lo scorso 23 dicembre, alla frontiera con Bolivia e Perù. "La polizia cilena -  ha concluso il legale - vuole effettuare ulteriori accertamenti sul carico di droga rinvenuto in occasione dell'arresto".

Prima di luglio, dunque, per Fiorente resterà bloccata anche qualsiasi mossa relativa alla procedura di estradizione in Italia. In estate, forse, il trasferimento del broker della
"coca" in una cella del carcere di Santiago del Cile.

Fiorente, finito in manette a seguito di indagini condotte dagli uomini del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, in collaborazione con l'Interpol di Roma e le autorità cilene, da 3 anni era considerato tra i latitanti più pericolosi in Europa. La sua latitanza era terminata due giorni prima di Natale ad Iquique, città nel nord del Cile.

Pasquale 'o nano si nascondeva in un appartamento della lussuosa località costiera sudamericana. In quell'abitazione, però, il broker Vesuviano della droga con sè aveva un carico di circa 20 kg. tra cocaina e hashish: oltre al mandato di cattura internazionale, per 'o nano era dunque scattato l'arresto "ordinario" ad opera delle autorità di polizia cilene.

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