Condannato in via definitiva per usura, dovrà scontare 4 anni e due mesi di reclusione in carcere. I carabinieri di Trecase hanno arrestato oggi Luigi Raiola, 62enne di via Dante. Nel febbraio 2015, la piccola città alle falde del Vesuvio fu sconvolta da un'inchiesta che poi portò a processo un'intera famiglia.

Luigi Raiola, il "pater-familias", secondo gli inquirenti era il principale gestore degli affari illeciti, pattuendo interessi e condizioni del credito. I 'prestiti' casalinghi, talvolta, avevano tassi usurari vicini al 140%. Nel mirino dei Raiola finirono quindici vittime: artigiani, imprenditori e pensionati. 

Ad incastrare Luigi Raiola, sua moglie Maria Nughetti e due giovani figli della coppia (questi ultimi tre hanno già patteggiato condanne da 1 a 3 anni) un presunto ‘libro mastro’ dell’usura, ritrovato dai carabinieri nella casa dei due coniugi. Appunti in ordine sparso, ma anche quaderni, calendari, matrici di assegni. 

Documenti, sequestrati e dopo finiti agli atti del processo, che per l'accusa raccontavano le cifre del prestito: si andava dalla minima somma di 500 euro, alle più corpose cifre di 2mila e 6mila euro. In quest’ultimo caso, i Raiola, secondo gli investigatori, avrebbero dovuto poi intascare 9mila euro in soli 15 mesi. 


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