Sono sedici in totale gli anni di carcere inflitti dal gip del Tribunale di Torre Annunziata, Giovanni De Angelis, a sei persone, imputate di gestire a vario titolo e con ruoli definiti un rilevante giro d’usura a Trecase, la piccola cittadina all’ombra del Vesuvio sconvolta nel febbraio scorso dall’arresto di un’intera famiglia di strozzini (i Raiola di via Dante, ndr).

Tutti oggi scelgono di patteggiare col consenso del pm della Procura, Antonella Lauri, condanne dai 4 anni e 3 mesi a un anno e due di reclusione. La pena più severa va però a chi della famiglia Raiola non fa parte. E’ Stefano Siano (difeso dall’avvocato Mauro Porcelli), pregiudicato della zona e con recidiva specifica, che per il giudice rappresentava il “finanziatore occulto dell’attività della famiglia”. Un’accusa rivoltagli in sede di interrogatorio di garanzia proprio dal ‘pater-familias’ Luigi Raiola (60 anni, assistito da Anna Fusco), condannato a sua volta a 4 anni e 2 mesi.

Raiola padre era invece il principale gestore degli affari illeciti, pattuendo interessi e condizioni del ‘credito’. Prestiti con tassi usurari alle stelle. In alcuni casi, secondo gli esiti investigativi, fino al 140%. Nel mirino quindici vittime: artigiani, imprenditori e pensionati, che con la crisi economica ricorrevano al credito ‘casalingo’ dei Raiola, finendo poi per essere ingoiate da un sistema criminale che li spogliava di ogni bene per coprire i debiti accumulati.

L’INCHIESTA E LE CIFRE. A incastrare Luigi Raiola, sua moglie Maria Nughetti e i tre giovani figli della coppia, un vero e proprio ‘libro mastro’ dell’usura, ritrovato dagli agenti nella casa dei coniugi a via Dante. Appunti in ordine sparso, ma anche quaderni, due agende blu, calendari, e matrici di assegni. Documenti di “rilevante interesse”, per i carabinieri di Torre Annunziata e di Trecase, che raccontavano aneddoti e cifre del prestito usuraio: dalla somma minima di 500 euro, da 'ripagare' con 900 euro in diciotto 'comode' rate da 50, alle più corpose cifre di 2mila (da restituire invece in 17 rate da 200, per un totale di 3400 euro) e 6mila euro. In quest’ultimo caso i Raiola, secondo l'accusa, avrebbero dovuto poi intascare 9mila euro in soli 15 mesi.

In basso, le condanne di oggi. I difensori degli imputati annunciano il ricorso in Cassazione entro 15 giorni.

Stefano Siano 4 anni e 3 mesi (ai domiciliari)

Luigi Raiola 4 anni e 2 mesi (ai domiciliari)

Maria Nughetti 3 anni e 2 mesi

Giovanna Raiola 2 anni con pena sospesa

Giuseppe Raiola 1 anno e 2 mesi (con revoca obbligo presentazione alla p.g.)

A.R. 1 anno e 2 mesi con pena sospesa

 

 

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