Tredici consiglieri comunali hanno rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico provocando di fatto lo scioglimento del Consiglio comunale e la caduta dell'amministrazione comunale guidata da circa due anni e mezzo dal sindaco Gianluca Del Mastro.

Caos a Pomigliano d’Arco. A rassegnare le dimissioni, oltre a quasi la totalità degli esponenti di minoranza, anche quattro esponenti della maggioranza, tra cui un consigliere dei quattro in quota Pd. Altri tre avevano già fatto sapere, nelle ultime ore, di non voler più appoggiare il sindaco. Ieri mattina erano arrivate sul tavolo di Del Mastro, anche le dimissioni del vicesindaco Eduardo Riccio, che è anche segretario del Pd. Del Mastro è stato eletto nel 2020, appoggiato da M5s, Pd, Europa Verde e sei liste civiche. Fu il primo dei sindaci ad essere eletto grazie a quello che fu definito "laboratorio politico" dell'alleanza tra Pd e M5s. A Pomigliano, però, i pentastellati eletti sono poi confluiti nel movimento politico creato lo scorso anno da Luigi Di Maio poco prima delle ultime elezioni politiche.

I tredici consiglieri comunali di Pomigliano d'Arco che oggi hanno rassegnato le proprie dimissioni, accusano, nella lettera protocollata nel pomeriggio al Municipio, l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianluca Del Mastro, di ''assoluta inadeguatezza alla risoluzione delle più disparate problematiche che riguardano i settori nevralgici della città".

"Detta situazione - si legge nel documento - determina una irreversibile condizione di inefficienza ed inefficacia dell'azione amministrativa, tale da pregiudicare una adeguata erogazione dei servizi essenziali alla cittadinanza. Si sono appalesate condizioni tali da far ritenere che il protrarsi dell'attuale gestione amministrativa finirebbe per provocare nocumento al Comune di Pomigliano d'Arco ed alla cittadinanza tutta".


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