Chi si fingeva corriere per conto di un nipote, chi invece si era addirittura presentato come avvocato del figlio: varie identità che hanno avuto tutte la stesso scopo, una truffa al malcapitato anziano di turno. I carabinieri hanno però eseguito un arresto in flagranza e una misura di custodia cautelare nei confronti di due uomini ritenuti responsabili di almeno due episodi del genere. 

Il primo è un 57enne di Melito, si tratta di Antonio Di Natale, già noto per altri episodi analoghi.
In pratica, secondo uno  schema già riscontrato più volte dall’Arma, Di Natale ha telefonato a un 92enne fingendosi il nipote, e gli ha chiesto di pagare 500 euro al corriere che sarebbe arrivato da li a poco, per consegnare un componente del PC.
L’anziano signore però, sentendone tante, dopo pochi minuti ha pensato di  telefonare al nipote, quello vero, per chiedere conferma. Scoperto l’inganno il nipote ha avvisato i carabinieri,
I militari hanno disposto un servizio di osservazione, quando il ‘corriere’ è arrivato a casa del pensionato, i militari lo hanno preso con le mani nel sacco.
Dopo le formalità di rito, il Di Natale è stato accompagnato agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria..
La seconda persona arrestata dall'Arma, invece, si era fatta addirittura consegnare lo scorso settembre ben 20mila euro in gioielli, raccontando di essere l'avvocato del figlio di un'anziana che gli aveva creduto. Il 25enne napoletano aveva riferito alla vittima di Piano di Sorrento che senza quei soldi il figlio sarebbe stato arrestato per un incidente stradale. Dopo lunghe e complesse indagini l'uomo è stato identificato e bloccato. Si tratta di Giovanni Barone, 25enne napoletano con alle spalle già altri episodi simili. 

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