“Ripresa del turismo? Dipende dal fattore C, c come covid”. Lo ha detto Aldo Avvisati, presidente della rete Arev-Od, ironizzando sui numeri incoraggianti che si stanno registrando nelle strutture ricettive del vesuviano.
Ora che i turisti sembrano riaffacciarsi con decisione in tutto il vesuviano, cresce l’ottimismo dopo due anni di grandi sacrifici. “Nella settimana prima di Pasqua – ha spiegato Avvisati – le previsioni di occupazione delle strutture sfiorava il 75 per cento. In realtà siamo pieni e questa è una grande iniezione di fiducia, visto che in proiezione si può ragionare su una estate da tutto esaurito. Occorre essere comunque prudenti e rispettare le norme anticontagio. Basta poco per rovinare tutto”.
I numeri sembrano essere di gran lunga migliori rispetto all’anno scorso. Nello stesso periodo vigevano ancora restrizioni. Solo con la riapertura di maggio le cose iniziarono a migliorare, ma ormai era troppo tardi per le feste di Pasqua e i primi giorni di caldo.
“Adesso abbiamo un po' più di tempo a disposizione – ha continuato Avvisati – riscontrando piacevolmente prenotazioni massive anche da paesi stranieri, ad eccezione dei paesi più vicini al fronte di guerra. Siamo comunque in un territorio in cui, grazie all’assenza di politiche dedicate allo sviluppo turistico negli ultimi 10 anni, la differenza l'hanno fatta le accoglienze autentiche degli albergatori. Persone e famiglie che hanno saputo reinventarsi in questo ruolo e che vengono ripagate dalla fiducia e della scelta dei turisti. Sono stati loro il vero motore di questa nostra ripartenza turistica nell'area vesuviana”.
“Ripresa del turismo? Dipende dal fattore C, c come covid”. Lo ha detto Aldo Avvisati, presidente della rete Arev-Od, ironizzando sui numeri incoraggianti che si stanno registrando nelle strutture ricettive del vesuviano.
Ora che i turisti sembrano riaffacciarsi con decisione in tutto...
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