Turista francese in posa sulla colonne di Pompei: esplode la rabbia “social”
“Mai abbassare la guardia contro l’imbecillità”. Controlli inefficaci in occasione della “Domenica al Museo”
04-06-2018 | di Marco De Rosa

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Una foto su una colonna della basilica negli scavi di Pompei. E’ “bastato” questo per scatenare l’ira social di cittadini e turisti che ogni giorno affollano il parco archeologico mariano.
In posa sulla colonna a farsi immortalare per un souvenir da ricordare: l’immagine però non viene conservata dal turista francese, bensì viene postata nei gruppi che parlano degli Scavi di Pompei. E poco importa se, poco dopo averglielo fatto notare, la foto mostrata dapprima con orgoglio sulla sua pagina instagram, poi scompare: è diventata comunque virale in pochi minuti. Sdegno, polemiche e… denuncia: lo schiaffo alla cultura e all’archeologia probabilmente non rimarrà impunito, ma quello che torna prepotentemente in auge è il livello di controlli che viene effettuato all’interno dell’area.
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“Mai abbassare la guardia contro l’imbecillità”, è il testo che campeggia dinanzi alla foto postata sui social. “Il nostro patrimonio culturale va preservato in modo incondizionato e coloro che sono deputati a farlo in modo diretto, quando necessario, vanno anche coadiuvati dai tanti volontari e studiosi che dedicano il proprio tempo a quanto di più importante e prezioso la storia italiana ci ha riservato. Sinergici contro chi deturpa e non tiene conto del valore dei nostri monumenti”.
Del resto, il comportamento del turista francese non è una sua esclusiva: negli anni addietro sono stati frequenti episodi analoghi: la mania e la ricerca del “selfie” originale, genera orrori e l’interrogativo di aprire – o meno – le porte ai grandi monumenti in occasione della “Domenica al museo”, in cui oltre 480 tra musei, siti archeologici e monumenti in tutta Italia accoglieranno liberamente cittadini e turisti per una giornata dedicata alla scoperta del patrimonio culturale nazionale.
Se da un lato, infatti, si registrano boom di presenze non solo a Pompei, ma anche negli altri siti dell’area vesuviana, come Ercolano, Oplonti, Stabia e Boscoreale; dall’altro ci si espone al rischio di non poter controllare regolarmente l’afflusso dei turisti. E lo scatto del turista francese sulle colonne della basilica è soltanto l’ultimo esempio di una lista già lunga, colpevole del fascino di una città rimasta quasi intatta grazie alle ceneri del Vesuvio.
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