Il presidente Giugliano l'ha inserito senza esistare tra i nomi dei riconfermati rispetto alla scorsa stagione. Ciro Manzo, tra i protagonisti assoluti della cavalcata vincente che ha consentito alla Turris di tornare in serie D dopo un solo anno di inferno in Eccellenza, non nasconde la propria volontà di continuare a vestire la casacca corallina.

"Ovvio che da parte mia c'è tutta l'intenzione. Non serve che ribadisca quello che rappresentano per me la Turris e la maglia rossa, e poi restare vorrebbe dire dare continuità ad un progetto nel quale la scorsa estate ho creduto senza esitare un solo istante. La parola definitiva non compete però a me. Credo sia giusto attendere anzitutto che la società scelga la guida tecnica. Toccherà poi all'allenatore esprimersi sull'organico e sulle singole pedine su cui puntare. Ripeto che da parte mia la disponibilità c'è tutta. Si tratta solo di aspettare che maturino i tempi giusti".

Aspetta che le circostanze evolvano, Ciro Manzo, ma nel frattempo ha comunque le idee chiare sugli scenari che potrebbero prospettarsi per la Turris nel prossimo campionato di serie D. "Premesso che si debbano categoricamente evitare proclami e toni trionfalistici, non ho comunque dubbi sul fatto che sarà una Turris in grado di figurare in maniera più che dignitosa. Non me la immagino proprio una stagione costellata da sofferenze in chiave salvezza. Questa società ha già dimostrato di essere in grado di operare con lungimiranza, competenza ed oculatezza. E poi quest'anno, a differenza della scorsa stagione, c'è tutto il tempo di sondare il mercato, operare le necessarie valutazioni e muoversi di conseguenza. Insomma, sono certo che sarà una Turris in grando di giocarsela a testa alta su ogni campo. Preciso che le mie sono semplici valutazioni, non ne faccio chiaramente un discorso di concreti obiettivi stagionali. Un discorso del genere, del resto, nemmeno mi competerebbe. Un aspetto, però, credo però vada messo adeguatamente in conto. Il recente scandalo legato al calcioscommesse potrebbe spostare in maniera significativa gli equilibri che finora si erano assesati. Ci sonbo club blasonati a rischio esclusione o sui quali pende cmunque una minacciosa spada di damocle, senza contare quelli, come Taranto e Monopoli, in odore di ripescaggio tra i professionisti. Di questa situazione di stallo e di incertezza potrebbero approfittare molti club, tra cui inserisco chiaramente anche la la Turris. Non credo servano investimenti necessariamente ingenti per ottenere risultati soddisfacenti. La vera forza sta in una gestione societaria che faccia della programmazione e della trasparenza le sue prerogative. Ormai i tempi sono cambiati. Gli ingaggi sontuosi di un tempo adesso sono solo uno sbiadito ricordo. Nel calcio non confluiscono più i soldi e gli investimenti di una volta. L'importante è costruire con senno ed oculatezza. In quest'ottica, credo sia già un buon inizio il fatto di costruire una squadra ripartendo da quella base - sia di under che di veterani - che nella scorsa stagione ha dimostrato tutto il suo valore".

Foto Salvatore Varo


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