Inequivocabile il messaggio che il tecnico Santosuosso rivolge ai suoi. “Smaltiamo l’amarezza legata a questo rocambolesco pareggio e pensiamo a vincere a Portici. Contro l’Herculaneum ci ha evidentemente castigato l’atteggiamento tenuto nel quarto d’ora finale, perché fino a quel momento non avevamo assolutamente subito la pressione dei granata, sfiorando anzi in diverse occasioni la terza rete. Abbiamo probabilmente mollato la presa sul piano psicologico, ma questo pareggio non compromette assolutamente nulla. Siamo sempre primi. Adesso stiamo sereni e pensiamo al Portici”. Distensivo anche il messaggio del diesse Checco Vitaglione. “Abbiamo gestito male l’ultimo quarto d’ora di gara, lasciando troppo l’iniziativa agli avversari. Non dimentichiamo però che siamo sempre primi, sarebbe stupido, oltre che deleterio, innervosirci adesso. Sono certo che non subiremo nessun contraccolpo psicologico a causa di questo pareggio. I campionati si decidono alla fine, l’ho sempre detto. Quindi, pensiamo solo al Portici. Con la serenità di sempre”.

GLI OSPITI. Comprensibilmente soddisfatto il tecnico granata Ulivi. “Il pari è il risultato più gusto. Abbiamo disputato una gara esemplare, sia tatticamente che fisicamente. Abbiamo provato a far valere il nostro cuore ed il nostro carattere, senza mai demordere, credendoci fino alla fine”. Torna sulla questione porte chiuse il diesse granata Amita. “Ribadisco ancora una volta il rammarico per questa decisione. Il calcio non ha senso se si tengono i tifosi fuori dagli stadi. Le porte chiuse mortificano solo gli enormi sacrifici di presidenti e società. È questa la nostra posizione, nonostante il punto di vista di natura strettamente personale manifestato dal Presidente Mazzamauro, che in settimana si era detto a favore delle porte chiuse”. Inevitabile poi che il discorso scivolasse sui mille biglietti richiesti dai granata ad inizio settimana. Una richiesta evidentemente formulata sulla scorta delle porte chiuse disposte nella gara di andata ed allo scopo di tutelare i propri sostenitori, nonostante la laconica risposta data sul punto da Amita. “Quanti spettatori abbiamo al nostro seguito in trasferta? Da un minimo di dieci ad un massimo di centocinquanta”.

Foto Salvatore Varo

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