Forte, netto, inequivocabile il messaggio di Aggregazione Ultras Torre del Greco. Nonostante la situazione appaia ad oggi critica, non risultando ancora la Turris iscritta al prossimo campionato, il tifo organizzato si è drasticamente schierato, in posizione di netto contrasto, nei confronti della cordata che – lontana dai riflettori – si stava assemblando per rilevare il titolo.

Approfondendo la questione, scrivono gli ultras, sarebbe venuto a galla l’ennesimo bluff, “tramato dai soliti tristi personaggi che, al fine di raggiungere il loro scopo, avevano proposto nomi locali e non”. Dopo le dimissioni di Giuseppe Giugliano e Checco Vitaglione, alcuni torresi, fino a pochi mesi fa saldamente al fianco della società corallina, avrebbero cominciato a muoversi in modo da creare nuove sinergie che potessero sostituire il gruppo dirigenziale che appena un anno fa aveva salvato la Turris dalle ceneri. Tra i nomi coinvolti, quello di Rosario Gaglione. Insanabile la rottura determinatasi con il tifo organizzato, che fino a quel punto si era attivato per trovare e sensibilizzare eventuali investitori. Non si prestano a diverse interpretazioni le parole del comunicato diramato nella tarda serata di ieri, non appena caduti i veli sui nomi delle persone coinvolte nella trattativa. Si parla di avvoltoi che complottavano dietro le quinte per mettere ancora i propri artigli sulla Turris, di lucratori con cui la piazza ha già avuto a che fare e con cui non sembra evidentemente sussistere alcun margine per una eventuale trattativa. Parlano di uno “scenario architettato da mesi” gli ultras, che a questo punto suggerirebbe una diversa lettura non solo delle dimissioni di Giugliano, ma anche di Vitaglione. Non a caso, forse, l’ex diesse corallino, qualche settimana fa, aveva parlato di sinergie svilite e di mancanza di presupposti per continuare quel discorso intrapreso con tanto entusiasmo appena un anno fa. Uno scenario, quello emerso nella serata di martedì, da cui i tifosi hanno inteso prendere le distanze fino al punto da accettare il male estremo, pur di far salve dignità e coerenza. Quello di restare senza calcio.

A questo punto resta una settimana per salvare la Turris. Dall’entourage di Giugliano fanno sapere che il presidente dimissionario – nel frattempo bersagliato dai tifosi – sarebbe disposto a continuare anche in serie D, tenendo fede agli impegni assunti nei confronti della piazza. Agli imprenditori sedutisi al tavolo della trattativa ormai saltata, toccherebbe garantire soltanto l’iscrizione. Al fianco di Giugliano, tornerebbe al operare il diggì Enzo Calce. “Sono al fianco della Turris – commenta Calce – e di chiunque voglia esporsi per il suo bene. Sono pronto ad operare ancora per la Turris perché conquistato da Torre del Greco. Non sono legato agli uomini, ma alla città. Il contributo fornito lo scorso anno è sin da ora a disposizione”. 

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