"Uccidete l'avvocato". Il piano del boss di Boscotrecase fermato dai carabinieri
Il clan voleva vendicarsi del penalista di Torre Annunziata Antonio Iorio. Assegnata la scorta
28-04-2022 | di Redazione
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Avevano progettato di uccidere il proprio avvocato. È l'agghiacciante storia che emerge dal decreto di fermo che ha consentito ieri di portare in carcere Luigi Di Napoli, 43 anni, ras del clan Gallo Limelli Vangone di Boscotrecase. Con lui è stato fermato anche il 18enne Cristian Cirillo.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, Di Napoli e Cirillo avrebbero progettato di uccidere il penalista di Torre Annunziata Antonio Iorio. Un piano che, secondo gli inquirenti, avrebbero anche provato ad attuare: in almeno tre occasioni (il 23, 24 e 25 marzo scorso) i due avrebbero pedinato il legale tra casa e studio ed effettuato appostamenti. In nessuno di questi tre casi sono stati esplosi dei colpi.
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Una follia sventata ieri dai carabinieri che hanno eseguito il decreto di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia, nata da probabili screzi tra l'avvocato e i suoi assistiti su come gestire i processi e su quale strategia difensiva portare in Aula.
Al penalista intanto è stata assegnata la scorta e sarà costretto a muoversi tra casa, studio e tribunale, sorvegliato dalle forze dell'ordine.
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