Resta in cella l’assassino. Così ha deciso il giudice nei confronti di Raffaele Fogliamanzillo, il 62enne che il 22 aprile scorso ha ucciso con sette coltellate sua moglie, Angela Avitabile. I due, che vivevano a Rimini da oltre 40 anni, erano originari della città oplontina. Lui ex giontiano, è scappato da Torre Annunziata per ritornare soltanto per alcuni lutti nella sua terra natìa.

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Ieri dinanzi al giudice ha provato a spiegare il suo gesto. Ha accusato la moglie di averlo tradito, ma la sua tesi fin da subito non ha convinto gli inquirenti. “Davvero l’ho uccisa?”, ha detto più volte nell’interrogatorio. L’uomo, che da anni soffriva di disturbi mentali, era seguito dal centro di igiene mentale di Rimini. Su questo poggia la tesi del suo avvocato, che ha chiesto una perizia psichiatrica e il trasferimento agli arresti domiciliari presso una struttura sanitaria adeguata.

“Se davvero Angela è morta, voglio andare al suo funerale”. Durante l’interrogatorio, Fogliamanzillo in alcuni momenti sembrava ancora non credere al fatto di aver ucciso la moglie. Ha ripercorso il momento dell’ultimo litigio con la moglie, prima di accoltellarla con un coltello a serramanico che, ironia della sorte, gli aveva regalato qualche tempo fa.

Era convinto che l’avesse tradita. Venerdì sera, a casa della loro figlia in una palazzina di via Portogallo, Raffaele era tornato ad accusare lei di avere, da nove anni, una storia con un altro uomo, di averli visti insieme anche quella mattina. Lei ha reagito dicendo che era tutto falso e lui allora l’ha colpita sette volte. Fortunatamente i nipotini di 3 e 7 anni non hanno visto nulla, erano nella stanza accanto. Fogliamanzillo ha avuto la lucidità di cambiarsi la maglia sporca di sangue, poi ha chiamato la figlia per avvisarla prima di andare in Questura a costituirsi.

Alcuni segnali che hanno preannunciato la tragedia c’erano stati. Più volte Angela Avitabile aveva chiamato i carabinieri, a causa degli atteggiamenti persecutori e aggressivi del marito, tra la fine di settembre del 2021 e quest’anno. E a marzo i medici avevano proposto il suo ricovero in una struttura sanitaria. Un ricovero poi rimandato, perché l’uomo doveva sottoporsi a un intervento alla cataratta.

Fogliamanzillo resta in carcere, sotto stretta osservazione, mentre oggi verrà effettuata l’autopsia sul corpo di Angela. Successivamente verranno fissati i funerali, per una tragedia che ha sconvolto l’Emilia Romagna e la città di Torre Annunziata.

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