Ucciso a 17 anni. Poliziotto sotto torchio mentre in città esplode la rabbia social
Gli inquirenti lavorano sul racconto fornito dell’agente e sull’aiuto delle immagini di videosorveglianza
05-10-2020 | di Redazione
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Stretta sui controlli delle immagini di videosorveglianza e al racconto fornito dal poliziotto che ha sparato.
Continuano serrate le indagini per stabilire con esattezza la dinamica dell’omicidio di Luigi Caiafa, il 17enne ucciso mentre - secondo la ricostruzione della Polizia - tentava di rapinare con un complice, poi arrestato, tre ragazzi fermi in auto a Napoli.
L'informativa della Scientifica e l'esame di eventuali immagini di videosorveglianza in zona potrebbero dare un contributo importante alle indagini oltre naturalmente al racconto del poliziotto che ha sparato e degli altri della pattuglia. Fondamentale anche l'esito dell'autopsia che sarà disposta dal pm.
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Nel frattempo in città e sui social si registrano reazioni di segno opposto tra chi sostiene naturalmente che nessuno debba essere ucciso anche se sta compiendo una azione delittuosa e chi invece, pur esprimendo dolore per quanto accaduto, ricorda che "chi fa certe cose se la va a cercare". Resta la tragedia della vita stroncata del 17enne che più volte aveva manifestato il desiderio di andar via dalla città per cercare fortuna.
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