Incastrati dai sistemi di videosorveglianza della zona e dai testimoni. Sono stati individuati così i due baby killer di Torre Annunziata, in stato di fermo da ieri mattina, per l’omicidio di Giovanni Guarino, 19 anni da compiere a maggio. Il delitto è avvenuto nella serata di domenica in un parco giochi privato nella zona di Leopardi a Torre del Greco. Entrambi i 15enni, ritenuti vicini al clan Gallo-Cavalieri, sono accusati anche del tentato omicidio dell’amico di Giovanni, attualmente ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Maresca, ma non in pericolo di vita.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la lite è avvenuta per futili motivi. Probabilmente per uno sguardo di troppo. I due baby assassini sono giunti da Torre Annunziata e hanno inflitto una serie di coltellate fatali, ben sette, a Giovanni Guarino che non ha avuto scampo. Letale un fendente finito dritto nel cuore del 18enne. Poco meglio è andata all’amico, che si è salvato per un soffio. Fondamentali le telecamere della zona, ma anche la versione di alcuni testimoni presenti sul luogo dell’omicidio.

La Procura della Repubblica, presso il Tribunale dei Minorenni di Napoli, ha proceduto al fermo dei due 15enni di Torre Annunziata, che prima del decreto non hanno rilasciato alcuna versione dei fatti.

Domani i due, difesi dall’avvocato Mauro Porcelli, saranno ascoltati dal gip per l’interrogatorio di garanzia. Al momento sono detenuti nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei di Napoli.

I familiari di Giovanni Guarino, nel frattempo, attendono che sia disposta l’autopsia per riavere la salma del figlio e celebrare il funerale nella sua Torre del Greco.

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