“E’ una sconfitta, non siamo riusciti a salvarlo”. Agata Esposito, dirigente scolastica dell’IIS Marconi di Torre Annunziata, ha parlato di uno dei due presunti baby killer di 14 anni responsabili della morte di Giovanni Guarino a Torre del Greco lo scorso 10 aprile. Al momento entrambi si trovano al carcere minorile di Nisida e si professano innocenti, malgrado le testimonianze dei presenti.

La dirigente Esposito ha evidenziato il tema durante l’incontro al Comune di Torre Annunziata su “Bullismo e devianze giovanili: i rischi del web”. Il 14enne frequentava il primo anno dell’IIS Marconi. “Non presentava grandi criticità anche se ci era stato segnalato dai Salesiani e noi lo seguivamo con attenzione –ha affermato- Purtroppo si è reso colpevole, in un contesto ludico, di un reato gravissimo. Non siamo stati in grado di intercettarlo. Ci sono due vite distrutte quella dell’aggressore e dell’aggredito. Io mi chiedo sempre come possiamo arrivare in tempo”.

Poi ha proseguito. “E’ una sconfitta. Nel momento in cui un giovane di 14 anni arriva a un’azione criminale così grave, vuol dire che qualcosa non ha funzionato. La mia soluzione è quella di fare rete con le istituzioni per costruire un vero e proprio argine alla devianza minorile. Dare la possibilità ai giovani di avere spazi effettivi per lo sport è una leva formidabile per il recupero. La formazione di prevenzione viene fatta ogni giorno, ma è fondamentale quella del recupero. E per questo c’è bisogno di maggiore sinergia”.

Nel corso della mattinata sono intervenute varie autorità a cominciare da Antonio D’Acunto, commissario prefettizio di Torre Annunziata, e Ernesto Aghina, presidente del tribunale oplontino. A prendere la parola, tra gli altri, anche Carmine Lo Sapio, sindaco di Pompei, e Gabriel Zuchtriegel, presidente del Parco Archeologico di Pompei.

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