Ucciso come un boss dei narcos, si indaga sulla vita di Matteo Dello Ioio
Nessuna pista esclusa: freddato mentre rientrava dalla corsa pomeridiana. Il killer si è dato alla fuga tra i boschi
26-06-2020 | di Redazione
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È un rompicapo per gli inquirenti l'omicidio di Matteo Dello Ioio, avvenuto giovedì sera, alle ore 21 a Caprile, frazione collinare di Gragnano.
Le indagini sono serrate. L'uomo risulta incensurato, tranne per qualche segnalazione per uso e consumo di marijuana. Era un agricoltore, sposato e padre di due figli. Ma è stato trucidato davanti casa, al rientro dall'ora di jogging. Un delitto che ha lo stile di agguati riservati solo ai boss. Eppure Dello Ioio non aveva nulla nella sua vita da far pensare all'attività dei narcos che si arricchiscono con le coltivazioni di canapa indiana.
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L'uomo è stato ucciso con una fucilata, da un killer che si era nascosto nella boscaglia e che è sparito nel buio della notte. Sull'ennesimo omicidio dei Monti Lattari indagano i Carabinieri coordinati dal Pm della Procura di Torre Annunziata Bianca Maria Colangelo.
Nessuna pista è esclusa: dall'attività legata alla coltivazione della cannabis indica, alla quale sono dediti i clan dei Monti Lattari, a una lite per motivi privati, a un delitto di natura passionale.
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