"Io voglio che li prendano. Ma devono fare le cose per bene. Voglio essere sicura che vengano presi tutti e che dentro ci restino. Che poi buttino le chiavi". La sua voce si incrina, man mano che va avanti. Tania Sorrentino parla a telefono durante la trasmissione della "Vita in diretta" su RAI 1. Dalla sua casa di Torre Annunziata apre le porte al dramma perché tutti capiscano come una cieca violenza ha travolto la sua famiglia.

La moglie di Maurizio Cerrato deve accettare il dolore di avere perso il marito, ucciso per un posto auto, a 61 anni. Arrivato in soccorso della figlia, il papà non è tornato più a casa. Ammazzato da chi è ancora in libertà, eppure lei aggiunge: "Sono in ansia, ma non devono avere fretta. Non voglio che li prendano per poi vederli fuori dopo due giorni, non è quello che voglio. Per questo ho tanta pazienza, devono fare le indagini. Devono pagare veramente".

La sua preoccupazione maggiore sono le figlie. "Ho una bimba piccola di sette anni. Lei non lo accetta" dice la moglie della vittima di un agguato per un posto auto. E poi c'è lei, la più grande che ha subito lo choc di vedersi portare via il padre. "Mia figlia se l'e' visto morire davanti, lui l'ha guardata e se n'è andato. È una cosa che non supererà mai più" dice mentre ormai l'emozione e il dolore prendono il sopravvento.

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