Ucciso per un parcheggio, l’ammissione di Antonio Cirillo: “Ho ucciso io Maurizio Cerrato”
L'ammissione del giovane. In manette il papà individuato come il quarto del commando
29-07-2021 | di Gianluca Buonocore
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“Sono stato io a uccidere Maurizio Cerrato”. Antonio Cirillo ha confessato di essere stato lui a infliggere la coltellata fatale al 61enne. Assieme a lui, e ai fratelli Domenico e Giorgio Scaramella, la sera del 19 aprile in via IV Novembre, era presente anche il papà Francesco.
Il 67enne è stato fermato questa mattina dai carabinieri su disposizione della procura di Torre Annunziata. Per gli inquirenti è lui il quarto uomo della spedizione punitiva nei confronti del 61enne. Ora è accusato anche lui di omicidio volontario.
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LA DINAMICA. Gli inquirenti hanno così ricostruito ancora una volta quello che avvenne quella sera a partire dalle ore 19. Dopo la prima lite per un parcheggio tra Giorgio Scaramella e Cerrato, intervenuto per difendere la figlia, si è ripresentato il commando.
Le belve sono giunte nel garage e hanno brutalmente aggredito Maurizio Cerrato. L’uomo è stato poi scaraventato sulla vettura di Maria Adriana ed è stato trattenuto da Giorgio e Domenico Scaramella e da Francesco Cirillo. Quest’ultimo, secondo gli inquirenti, ha visto il figlio uccidere il 61enne con una coltellata inferta in pieno petto.
LE PERQUISIZIONI. La Procura ha anche disposto la perquisizione della casa del 67enne e delle relative pertinenze e di tutte le unità immobiliari in sua disponibilità.
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