“Continuate a vivere da pecore”. A quasi tre mesi dall’omicidio di papà Maurizio, Maria Adriana Cerrato ha elenato, con degli screenshot, i vari commenti che le sono arrivati sulla sua pagina Facebook. Tanti quelli di vicinanza, ma non sono mancati anche quelli di critica. “Avresti dovuto evitare di fare una futile polemica”, “Non facevi meglio a trovare parcheggio altrove?”, “Non li dovevi sfidare” o anche “Se lasciavi la sedia dov’era non succedeva quello che è successo”. Addirittura c’è chi ha accusato lei e la madre affermando. “Fate le interviste per soldi”.

Non bastava la reticenza e l’omertà di chi quella sera ha visto e ha anche provato a occultare le prove. Maria Adriana e la madre Tania sono costrette anche a subire l’odio degli haters dei social.

Ferma la condanna di Maria Adriana, che quella sera del 19 aprile ha visto il papà morire sotto i propri occhi dopo l’arrivo delle quattro belve. “Sono solo una piccolissima parte dei commenti che ho letto- ha affermato con un post- La cosa che paradossalmente mi rallegra è che fortunatamente qualsiasi persona con un minimo di quoziente intellettivo abbia capito che mio padre è stato vittima ed eroe. Al contrario la maggior parte dei commenti che parlavano della mia persona, ritraevano una sconsiderata che “se la doveva tenere”. Vi dirò una cosa. Ho avuto la fortuna di essere stata cresciuta con dei valori invidiabili, che probabilmente i vostri figli non conosceranno mai. Continuate a vivere da pecore, ma nel frattempo, non formate un gregge trascinando con voi le persone più ignoranti”.

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