“Lanciamo un appello alla Torre Annunziata degli onesti a ritrovarsi giovedì prossimo davanti al tribunale a fianco della famiglia di Maurizio Cerrato nel giorno in cui inizia il processo contro gli assassini del povero Maurizio, ucciso per difendere un diritto di tutti noi.

L’omicidio di Maurizio Cerrato, avvenuto il 19 aprile 2021 a Torre Annunzata, ha rappresentato uno spartiacque nella storia della città, allo stesso modo riteniamo che il processo presso il Tribunale di Torre Annunziata degli accusati di quel brutale omicidio debba rappresentare uno spartiacque nella società civile che si schiera contro la camorra è la sua cultura di morte. Il prossimo 7 aprile, in occasione della prima udienza al processo, il Comitato di liberazione dalla camorra e dal malaffare Area Sud di Napoli sarà presente con un flashmob davanti alla sede del Tribunale. Dobbiamo essere in tanti, metterci la faccia e chiedere verità e giustizia. Tania, Maria Adriana e Andrea non devono essere lasciate sole. Una delegazione del Comitato di liberazione dalla camorra e dal malaffare Area Sud di Napoli sarà in aula, saremo la loro scorta civica. L'intera città, le istituzioni, la società civile devono schierarsi e abbracciare la famiglia Cerrato. O si è contro la camorra, o si è complici della camorra. Ci auguriamo che il Comune di Torre Annunziata, rappresentato dal Commissario prefettizio, confermi la costitizione di parte civile della città nel procedimento penale contro gli imputati accusati dell'omicidio di Maurizio Cerrrato: un marito, un padre, un cittadino che non si è girato dall'altra parte”.

Lo afferma in una nota il Comitato di liberazione dalla camorra e dal malaffare Area Sud di Napoli.

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