"Io credo, facendo un'analisi semiseria sulla guerra in Ucraina, che ormai è scoppiata e va avanti, che l'Italia possa dare un contributo mandando all'Ucraina un consigliere militare, un generale che abbiamo disponibile con tuta mimetica e anfibi, sono sicuro che nel giro di una settimana la guerra finirebbe perché potremmo esportare in Ucraina il metodo Astrazeneca". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nella sua rubrica del venerdì su Facebook.

"Ricordate - ha aggiunto De Luca - quando si pose il problema del richiamo per chi aveva fatto la prima dose di Astrazeneca si aprì un dibattito. Se esportiamo questo metodo in Ucraina sulla guerra, in 48 ore lì non si capisce più niente, vedremo ceceni che sparano ai russi, Usa che sparano a inglesi e Zelenski che si spara sui piedi. Vedremo cose che umani non hanno mai visto". De Luca ha affermato che "decidono le armi in Ucraina, quindi posso fare solo descrizioni semiserie, perchè non riesco più a seguire neanche la descrizione tv di questo sceneggiato che si ripropone quotidianamente. Per due mesi ho visto anche il corrispondente della Rai che si metteva davanti a mucchi di macerie. Si chiama Piagnerelli. Ora già siamo in teatro di guerra e mandiamo il giornalista Piagnerelli? Mandiamo Allegri, Benvenuti. Invece Piagnerelli che fa servizi circondato da detriti. Ora non lo guardo più perché mi sono stancato".

"Tutto questo impegno straordinario - conclude De Luca - di difesa della democrazia universale arriva insieme alla notizia che in Turchia, membro della Nato, è stato condannato all'ergastolo un signore per una manifestazione contro Erdogan e che il capo dell'opposizione in Ucraina resta in galera. Ma noi difendiamo la democrazia universale".

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