Per la Solennità a Maria Santissima della Neve, una serata indimenticabile con la Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri Campania.

Il Maestro Giuseppe Balzano coadiuvato dal consigliere Giuseppe Raiola, in collaborazione con l’assessorato e l’ufficio cultura della cittadina torrese e grazie alla collaborazione del Maestro Maurizio Pollio della stessa Fanfara,  ha ideato una serata di altissimo livello culturale per onorare la Madonna della Neve a Torre Annunziata. Nel giorno più importante della cittadina pedemontana vesuviana si è svolto un concerto di alto prestigio artistico e professionale.

Il concerto si è aperto con l’Inno alla nostra protettrice, scritto nel 1972 dal compianto prof. Alfonso Monsurrò e composto da compianto Maestro Amedeo Tosa. Giuseppe Balzano  ne ha composto la strumentazione per banda.  L’Inno è stato interpretato vocalmente dalle ospiti d’eccezione: il soprano Rosa Francescone e il mezzosoprano Beatrice Amato, cantanti in carriera, vincitrici di concorsi lirici e dall’altissimo profilo artistico.

Un momento magico che ha commosso tutti i convenuti che gremivano il Santuario.  Una Basilica gremita fino all’inverosimile. Presenti, tra gli altri, Cecilia la figlia del M° Tosa venuta appositamente da Roma  per l’evento e i familiari del prof. Monsurrò. L’Inno è stato diretto dal concittadino Maestro Maurizio Pollio dell’Arma dei Carabinieri.

Il concerto della Fanfara, diretta magistralmente dal brigadiere M° Rosario Maggio ha spaziato tra le più belle musiche di epoche diverse, da Suppé a Verdi, da Morricone a Piazzolla. Un momento toccante poi è stato il ricordo della tragedia di Rampa Nunziante, con l’esecuzione vocale-strumentale dell’Ave Maria di Caccini. 

Il M° Giuseppe Balzano che ha condotto la serata, a conclusione del concerto, ha ricordato le bellissime parole dell’artista russo Vachtangov, vissuto tra la fine dell’ottocento e gli inizi del novecento, il quale scriveva che l’artista ha il compito di andare incontro all’anima del popolo: “L’ispirazione artistica deve attingere dal senso del popolo la parola che vi è celata, senza l’artista questa parola si disperderebbe e non troverebbe un suo modo di esprimersi, verrebbe schiacciata dal pesante incedere del tempo”.

Presenti, tra gli altri, il Sindaco Vincenzo Ascione e il Colonnello dei Carabinieri Filippo Melchiorre. Il concerto si è concluso con l’esecuzione vocale e strumentale dell’Inno nazionale. Un momento di fede, di arte, di cultura tra il  tributo di pubblico e consensi unanimi.

 

A cura di Nino Vicidomini


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