Un mazzo di fiori lanciato nella baia di Torre Annunziata. Un ponte ideale intriso di amore e coraggio per ricordare Anna e tutte le donne vittime di violenza e soprusi. Una lunga catena umana, avvolta in un velo rosso, applausi e commozione per ribadire che c’è bisogno di una “rivolta culturale” in gradi di far applicare leggi e norme più stringenti e non lasciare sole chi ha il coraggio di denunciare.

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Oggi sul lungomare oplontino Catena Rosa ha voluto ricordare così il coraggio di Anna, che aveva già denunciato due volte il suo assassino. Si era rivolta alle forze dell’ordine per porre fine a quell’incubo, ma la sua richiesta di aiuto non è mai stata accolta. Anna è stata ammazzata a coltellate dall’ex compagno Salvatore Ferraiuolo il 17 agosto a Piano di Sorrento. Prima dell’assassinio era già stata picchiata brutalmente in una spiaggia di Massa Lubrense. Aveva paura di quell’uomo e temeva per la sua incolumità. Le due denunce contro il suo assassino non sono bastate a proteggerla e ora toccherà capire il perché. 

“Ci sono due nervi scoperti che riguardano prevenzione e protezione – ha spiegato Ilaria Perrelli, presidente della Consulta Regionale Femminile -. Anna aveva denunciato ma il suo coraggio non è servito a farla rimanere in vita. C’è bisogno di maggior sostegno e coordinamento quando la donna viene presa in carico dai centri antiviolenza e i vari organismi preposti. C’è bisogno di una rivolta culturale, al fine di introdurre una materia scolastica rivolta all’educazione ai sentimenti e all’affettività, perché le norme, anche se più severe, non bastano”.

Oltre all'associazione "Mamme vulcaniche" e al segretario cittadino del PD Giuseppe Manto, presente all’iniziativa anche Rossella Cavaliere, presidente della Commissione Pari Opportunità della Città di Vico Equense: “Era importante essere qui. Ringrazio chi ha organizzato questo evento, nato con l’obiettivo di sensibilizzare su questo tema molto delicato e ribadire il nostro secco no ad ogni forma di violenza”.

“Dispiace constatare che amministratori e cittadini siano quasi del tutto assenti – ha puntualizzato con rammarico Ada Ferri dell’Associazione “Catena Rosa” -. Noi però non ci arrendiamo. Il lutto che ha colpito Vico Equense è un dolore che ha colpito tutti noi. Per questo abbiamo voluto creare questo ponte ideale, per ricordare Anna e tutte quelle che soffrono e che hanno sofferto”.

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