Due ore di spettacolo inedito organizzato con MUSA Centro Museale della Reggia di Portici. Un unico filo conduttore e un solo artista, un solo anfitrione, Amedeo Colella e il suo monologo presentato al folto gruppo di spettatori accorsi per ascoltarlo.

Lo studioso, storico, scrittore, umorista napoletano nei panni di Carlo di Borbone, accompagnato dalla figlia che gli fa da spalla nelle vesti delle Regine, con una ricca performance di parole e musica ha trasmesso senza interruzione tante pillole di storia, cultura, enogastronomia, aneddoti e musica di oltre 130 anni di regno Borbonico condita con divertenti siparietti sugli avvenimenti dell’epoca.

Uno spettacolo itinerante tra i viali dell’Orto Botanico, nel campo della Palla Corda e nel campo delle Palme nella natura incontaminata del verde del parco superiore. Un viaggio tra gli eventi di quasi un secolo e mezzo tra i personaggi regali della dinastia Borbonica succedutisi a Napoli riletti e raccontati con stile dissacrante da una prospettiva femminile, quella che ha visto il passaggio nella storia di Napoli di sei regine che avevano però tutte una peculiarità: “Sei Riggine sfurtunate int’ a Reggia e Puortice” da Maria Amalia di Sassonia prima regina Borbonica a Napoli, passando per Maria Carolina d’Austria, Lucia Migliaccio di Floridia, Maria Cristina di Savoia, Maria Teresa Cristina, fino a Maria Sofia di Baviera ultima regina del regno delle due Sicilie.

Amedeo Colella nei panni di Carlo di Borbone accoglie il suo pubblico ed esordisce con: “ … volete venire a dare un’occhiata alla mia reggia? Vi porto a vedere cose che il popolo napoletano non ha mai visto”. Ed ecco tutti a seguire Carlo di Borbone nel meraviglioso parco della reggia per ascoltare i tanti racconti degli eventi che si sono succeduti negli anni del regno, conditi da tante storielle divertenti. Tutto cominciò, racconta Colella, quando nel 1734 un ragazzo di 18 anni che si chiamava Carlo di Borbone arrivò a Napoli e divenne re di Napoli e di Sicilia “tramite gli intrighi di mammà Elisabetta Farnese”.  Fu lui che dette origine alla dinastia borbonica e a tutte quelle opere grandiose che si sono tramandate fino ai giorni nostri lasciando poi, quando tornò in Spagna nel 1859, dopo 25 anni, “il Regno più bello d’Europa con cose inenarrabili “. Insomma Napoli divenne un crocevia di storie civili e religiose. A 22 anni Carlo di Borbone lo si fa sposare con Maria Amalia di Sassonia alta bionda e bella arrivata a Portici a 13 anni e con lei fece 14 figli che diventa la prima regina del regno, e che spinge Carlo a costruire tra l’altro la splendida reggia di Portici, ma resta infelice e sfortunata e muore a 36 anni di tisi in Spagna a causa del suo vizio del fumo lasciando questo regno che definì “…murzetiello saporito …”. Tutti i successori di Carlo di Borbone hanno sempre sposato donne belle e bionde e soprattutto tedesche. La seconda regina fu Maria Carolina d’Austria, di lei si racconta tutto il male possibile, traditrice, entrava in tutte le cose, fedifraga. Sempre a caccia di amanti. Ma adorava Portici come tutte le regine successive che ci arrivarono poi anche con la ferrovia Napoli Portici che Ferdinando fece costruire. Lei fu la testimonial del bidet che si diffuse in tutta Europa. Si racconta che un caporale francese nel descriverlo in un inventario disse di avere rinvenuto “… un oggetto a forma di chitarra senza manico …”.

Durante il decennio francese re Ferdinando e Maria Carolina vanno in esilio a Palermo e qui Ferdinando si innamora pazzamente di Lucia Migliaccio di Floridia la donna più bella dell’Italia Meridionale. “….ciorta sua ….” , come si dice, Carolina ha un colpo apoplettico e muore  a 57 anni  e Ferdinando immediatamente  sposa  Lucia Migliaccio nonostante  avesse un passato burrascoso, dimostrandole sempre il suo grande amore .

Seguono le altre teste coronate nel Regno di Napoli come Maria Cristina di Savoia, la regina che non sorride mai.  Un matrimonio che però finisce nel peggiore dei modi con la morte di lei Bigotta oltre ogni limite, ma testimonial della Pastiera e Maria Teresa Cristina d’Austria e Maria Sofia di Baviera  ultima Regina consorte che durò solo  nove mesi  fino all’arrivo di  Garibaldi  che con i Savoia  portò o alla  fine della dinastia Borbonica  gettando discredito su una delle più grandi dinastie. Tutto magnificamente raccontato da Amedeo Colella.

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