Un summit per studiare il destino delle terme di Stabia. Nei giorni scorsi i consiglieri Amato, Cimmino, Ungaro e Zingone hanno invitato i lavoratori termali ad un incontro che si svolgerà il prossimo 23 febbraio alle ore 15.00 nella sala S.Bidello. Una lettera mandata anche alle organizzazioni sindacali, all’associazione “Assoalbergatori” e all’Ascom di Castellammare di Stabia.

''Da qualche tempo - scrivono nel testo i consiglieri - si è riaperta la discussione sulle scelte più utili e opportune al fine di ridare all’attività termale il ruolo che ha sempre avuto nella vita della nostra città. La situazione è però parecchio complicata: la società Nuove Terme è fallita, la Sint è in condizioni precarie, le Antiche Terme, benché da poco ristrutturate, sono nei fatti chiuse. Sappiamo tutti che provare a riavviare le attività termali non è compito semplice e che servirà uno sforzo di tutti, dei diversi livelli istituzionali, delle parti sociali, del ruolo e delle iniziative dei privati. In questo momento, se non si vuole ancora parlare di un progetto, servirebbe quanto meno una seria riflessione per capire quale debba essere la mission che si pensa possa essere utile sottoporre alla valutazione dei soggetti istituzionali e degli investitori privati”.

Questo l’interrogativo posto nella nota d’invito alla discussione in programma il 23 febbraio, che fanno da sponda agli annunci fatti nei mesi scorsi per le Nuove Terme: “Consapevoli del fatto che non servono contrapposizioni e polemiche sterili – continuano i consiglieri nella nota – proponiamo di valutare insieme proposte per sbloccare questa situazione di stallo che fa male a tutta Castellammare”.

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