Una laurea alla memoria per Massimo Troisi
Riconoscimento negato a Eduardo, Peppino e Titina De Filippo, non per Totò. Ora la Federico II vuole celebrarlo così
06-06-2019 | di Claudio Di Giorgio
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A Massimo Troisi sarà conferita la Laurea alla Memoria da parte dell’Università Federico II di Napoli nel 2020.
Lo ha comunicato la docente universitaria Giuseppina Scognamiglio, profonda studiosa di Massimo Troisi: “Non potrà essere attribuita la laurea honoris causa - ha spiegato la Scognamiglio – perché egli è morto e si farà come per Totò, unico ad averla avuta assegnata tra gli artisti napoletani. L’iter è più lungo e articolato e ci vuole più tempo. Una laurea alla memoria fu negata ai grandi Eduardo, Peppino e Titina De Filippo”.
La comunicazione è stata data nella sala della Biblioteca di Villa Bruno in cui si è tenuto un convegno su Massimo Troisi in occasione del 25esimo anniversario della sua morte. Sarà pure riproposto il progetto della digitalizzazione dei “corti” cinematografici del grande artista sangiorgese e delle opere di registi alcuni anche molto importanti nel panorama nazionale del cinema, che hanno attraversato l’epoca Troisi negli anni dal 1995 in poi e che hanno partecipato al Premio Massimo Troisi.
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Si tratta di materiale pervenuto al comune di San Giorgio e ora di sua proprietà destinato a un progetto già sposato dall’amministrazione comunale che ha dato il patrocinio morale e l’autorizzazione all’associazione che intende procedere alla digitalizzazione di quel patrimonio. I cortometraggi in collaborazione con l’Osservatorio Cinematografico Vesuviano saranno trasferiti dalla pellicola al formato digitale così che tutti, soprattutto le giovani generazioni, ne potranno usufruire e vedere le interpretazioni del grande attore fin dai suoi primi passi nel teatro e nel mondo del cinema”.
“Un grande distretto culturale come questo sangiorgese ha bisogno di satelliti che mantengano il legame col territorio e con le fonti che poi porteranno alla produzione di nuova cinematografia - ha spiegato l’Assessore Regionale alla cultura Antonella Ciaramella - come Regione stiamo mettendo in campo una nuova programmazione culturale che se pur ancora sulla carta esiste già come luogo, la Caserma che verrà recuperata per poter cominciare il progetto . Concretizzeremo l’impegno di rendere la Campania di nuovo culla di una cultura visiva e audiovisiva e sono certa che questa sfida la cominceremo da San Giorgio”.
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