Presentato negli uffici comunali di via Provinciale Schiti il progetto ‘Ricucire Torre Annunziata’. Al via la riqualificazione urbanistica e ambientale di cinque aree strategiche del territorio oplontino. Lo scopo è mettere in connessione risorsa mare, area archeologica e zona portuale.

Ecco le cinque aree dove saranno effettuate le opere di riqualificazione: Rampa Nunziante, via Alfani – via dei Mille, Giardini e Villa del Parnaso – Villa Comunale (via Colombo, via Marconi), Darsena (via Caracciolo) – Penetrazione Porto/Scavi.

Commissione Prefettizia, Dirigenti Comunali e Architetti insieme per portare avanti l’ambizioso progetto del 2020 in parte compreso nel Contratto Istituzionale Sviluppo. Per attuare il progetto nella sua interezza sono necessari quasi 25 milioni di euro. “Abbiamo già a disposizione i finanziamenti per attuare il progetto di riqualificazione di Villa Parnaso – sottolinea l’ingegnere Ferrara – sette milioni da investire per ampliare e ristrutturare l’edificio storico. La città deve rivolgere lo sguardo verso il mare. L'idea è di collegare la risorsa naturalistica con il patrimonio archeologico. Non è soltanto un'idea di trasformazione, ma un progetto concreto. Inoltre, prevediamo di installare un ascensore in via Alfani che porterà direttamente alla spiaggia, il tutto in un’ottica green. Contiamo a breve di bandire anche una gara d’appalto”.

La macchina comunale, recentemente riorganizzata dopo lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche, segue dettagliatamente un crono-programma che va al di là delle incombenze burocratiche. La Commissione Prefettizia sta aprendo, seppur lentamente, un nuovo capitolo per Torre Annunziata.

"Una parte degli interventi ha già una copertura finanziata, quindi siamo fiduciosi – sottolinea Caterino – Il tessuto urbanistico di Torre Annunziata è fortemente compromesso. Questa è una città che ha bisogno di de-cementificazione. I dossier sul calo demografico parlano chiaro. C’è un abbandono progressivo delle zone industriali e residenziali. Nell’area sud ci sono interi quartieri fantasma, abbiamo più contenitori che contenuti. Il benessere e la qualità della vita dipendono dagli spazi urbani, pertanto questi progetti sono validi e guardano nella giusta direzione”.

La conferenza stampa in via Schiti è stata moderata da Gino Di Donna, responsabile Unico del Procedimento. I dirigenti tecnici Ferrara e Maresca si sono alternati negli interventi per fare il punto della situazione. Poi è toccato agli architetti Camera, Kipar e Mazzella, protagonisti della rivoluzione urbanistica che trasformerà il volto di Torre Annunziata. Con l’ausilio della simulazione digitale i presenti hanno avuto un’anteprima concreta di come sarebbe Torre Annunziata se quelle opere fossero interamente realizzate. Presenti anche i rappresentanti istituzionali regionali e di Città Metropolitana di Napoli interessati al progetto.

‘Ricucire Torre Annunziata’ non è un progetto immaginario, né tantomeno una mera astrazione. Ecco alcuni degli interventi previsti per le cinque aree in questione. Una rivoluzione urbanistica che, se attuata, riporterà Torre Annunziata agli antichi splendori che incantarono Goethe.

Ambito 1: Via Alfani/Rampa Nunziante. Valorizzazione del belvedere con la creazione di una piazza vista mare. Un nuovo luogo di socializzazione destinato ad adulti e bambini. Ascensore per raggiungere le spiagge.

Ambito 2: Villa Parnaso. Giardino organico con siepi e spazi dedicati al gioco. Una grande fontana che accompagna verso il mare e collega il belvedere. Inoltre, il dirupo dell’edificio storico sarà recuperato e ricostruito per accogliere un'area ristoro con servizi igienici. 

Ambito 3: Villa Comunale. Area gioco, spazio collettivo, potenziamento del verde urbano. 

Ambito 4: Darsena. Il progetto prevede un grande parcheggio di interscambio e un sistema di mobilità sostenibile. Il progetto Jessica completerà il recupero della Darsena e Inoltre, RFI libererà le arcate borboniche per favorire attività di commercio nella zona. In aggiunta si lavorerà per creare un percorso con pista ciclabile.

Ambito 5: Penetrazione Porto/Scavi. Riqualificazione di via Eolo e via Boselli con il riposizionamento delle basole. Nuovo ingresso alla Villa di Poppea permeabile alla vista. Accesso agevole da Via Vittorio Veneto all’altezza dell’importanza del sito archeologico. Il progetto sarà in linea con il protocollo d'intesa firmato per la riqualificazione dello spolettificio.

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