In auto avevano un quintale di ordigni fabbricati male e pronti a esplodere.

In arresto madre e figlio,: si tratta di Annunziata Mignano e Filippo Rega, rispettivamente di 56 e 31 anni, entrambi residenti a San Giorgio a Cremano e già noti alle forze dell’Ordine.

I carabinieri della tenenza di Ercolano sono all’opera in questi giorni per contrastare la produzione e commercializzazione dei “botti di fine anno”.

I due tratti in arresto sono stati trovati in possesso di circa 105 Kg di rendini, un manufatto esplosivo di medie dimensioni ma di fabbricazione artigianale e molto pericoloso: il materiale era trasportato e stipato nel bagagliaio della loro utilitaria percorrendo la zona di San Vito.

Per sequestrarli in sicurezza sono intervenuti gli artificieri antisabotaggio. Da una prima analisi è risultato che l’innesco dei botti era realizzato in alcuni esemplari con micce lunghe a rapida combustione, in altri con micce corte. In entrambi i casi, il tempo prima dello scoppio sarebbe stato poco calcolabile.

In altri prodotti addirittura fuorusciva della polvere da sparo dagli involucri: qualsiasi urto o scintilla avrebbe trasformato la vettura in una bomba micidiale. Gli arrestati sono attualmente agli arresti domiciliari.

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