“Come è possibile dire che un convegno neghi la voce e il punto di vista di una parte della società, prima ancora che si svolga tale iniziativa?” Risponde così all’Arcigay l’avvocato Roberto Azzurro, presidente dell’associazione forense “Nicola Di Prisco”, organizzatrice del convegno "Unioni civili e stepchild adoption – le ragioni del Diritto e della Morale” che ha visto ospiti, tra gli altri, i senatori Ciro Falanga e Carlo Giovanardi.

L’associazione che rappresenta gli omosessuali ha infatti, due giorni fa, diramato un comunicato alla stampa in cui si stigmatizzava la presenza di Giovanardi “sostenendo in tal modo – recita il comunicato dell’Arcigayun clima di odio e negazione che drammaticamente alimenta lo stigma nei confronti delle persone omesessuali e transgender”.

“L’obiettivo della manifestazione – spiega Azzurro a margine dell’evento – era quello di mettere a confronto idee e posizioni dissonanti le une dalle altre, offrendo così spunti di riflessione. Ecco perché la scelta dei relatori: il professore Salvatore Prisco, costituzionalista e autore di ricerche sui diritti delle coppie omosessuali, e i due senatori, entrambi avvocati, entrambi diretti protagonisti del dibattito parlamentare, uno in antitesi all’altro. Il confronto c’è stato, e anche aspro tra Giovanardi e la sua famiglia tradizionale e il temuto commercio di bambini e, dall’altro lato Falanga con la sua accorata invocazione a tutelare i sentimenti dell’essere umano. Interessante – continua Azzurro – è stata la relazione del professore Prisco aperto alla legittima affermazione di nuovi modelli di convivenza. Quello che invece non merita rispetto è la violenza in tutte le sue forme: è legittimo dissociarsi da qualsiasi cosa, anche da una manifestazione che ancora non si è svolta. Affermare però che la manifestazione organizzata alimenti il clima di odio nei confronti delle persone omosessuali e trans gender  è un gratuito esercizio di stupida e intollerabile violenza. Nell’aula Siani, dove qualche mese fa Erri DeLuca ci raccontava della sua “Parola Contraria”, Giovanardi ha esposto le sue idee: assurde, retrograde, contrarie a quelle di tanti di noi. Ma aveva il diritto di esporle e altri avevano ed hanno avuto il diritto di avversarle e contrastarle. Senza speculare su niente e su nessuno l’Associazione Forense – conclude Azzurro - ha proposto un dibattito di idee su temi sensibili in merito ad una legge ancora al vaglio del Parlamento. Non ha alimentato odii né intolleranze. Ha discusso ed ha invitato a discutere, garantendo a tutti il diritto alla parola. Anche a quella “Contraria”. 

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Scintille tra Falanga e Giovanardi

Il comunicato dell'Arcigay

L'annuncio del convegno